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Dedica a cui stai rispondendo

Ancora qui…un’ultima volta, un ultimo sguardo al tuo viso…negli occhi impressa l’immagine dei tuoi. Solo una volta ho avuto la fortuna di vederli da vicino…ci sono inciampata come una bambina, e come una bambina dopo la caduta, ho pianto consapevole di essermi fatta male. Ho trascorso giorni ad aspettare di vederti, con pretesti banali e spesso neanche ben costruiti, ma sembra che nessuno se ne sia reso conto…hanno creduto tutti alle mie stupide scuse… Non so cosa mi aspettavo. Finche mi è bastato, sono rimasta in silenzio ad osservarti da lontano, seguendo con lo sguardo il tuo lavoro, gridando il tuo nome, cercando tra i rumori della mattina, la tua voce...sei troppo lontano…non potrei mai sentirla, e anche se ci riuscissi, non sarebbe di risposta alla mia. Non ci parliamo io e te…forse è più corretto dire che sono io che non riesco a parlare con te. Mi confonde il solo averti vicino, si intrecciano i pensieri, si stringe lo stomaco, le mani e la bocca tremano sotto l’effetto dei nervi che si tendono e la voce si alza di tono senza riuscire a pronunciare niente più di un monosillabico ciao. Ci sto provando sai, a lasciare libero il pensiero di te…sto tirando pugni alla tua immagine, alla voglia di sfiorare la tua pelle, di sentire il tuo odore, di avere le tue spalle strette alla mia schiena…le mani sanguinano, le gambe cedono sotto l’eccessivo sforzo, serro i denti e stringo fino a provare dolore…ma tu sei sempre li, in piedi, non ti ho neanche sfiorato, continui la tua vita e chissà se ti accorgi dei miei sforzi per non venirti a cercare…quello che so di te me lo hanno raccontato gli altri, inconsapevoli della mia voglia di sapere...so che un’altra, oltre a lei che ti appartiene, aspetta il tuo passaggio, tutte le mattine…ma non so cosa ci sia davvero tra voi…scusami, sono invadente, ma quando sento il tuo nome non posso fare a meno di ascoltare…chissà perché mi ostino…cosa mai potresti trovare in questo scricciolo dai modi buffi e scombinati?...Non mi rimane altro da fare…abbandono il ring…sei più forte di me, d'altronde non ti sei neanche accorto che ero li…contro di te…o forse l’hai sempre saputo, mi hai visto stringere i pugni avvicinandomi, ma non ne hai tenuto conto…sicuramente sei abituato ad avversari di altro calibro. Non è da me andare via, scappare…voglio solo impedirmi di vederti anche solo per un istante, e per farlo devo andare via…non riesco più a nascondere l’inquietudine dietro quella finta maschera di perbenismo, rispetto e buona educazione, non riesco a girarmi dall’altra parte e fare finta che tu non sia li…qualcosa di incomprensibile porta di continuo i miei occhi a cercare la tua ombra…un’ultima volta…nascosta dietro la maschera che copre la vergogna e lo stupore…avrei voluto sapere chi sei veramente, cosa fai quando vai via, cosa provi quando, per la velocità, tutto sfuma intorno ai tuoi occhi, avrei voluto conoscere la tua storia, sentirla raccontare da te…quanti pensieri in pochi minuti…devo andare via, ti cerco un’ultima volta, una volta ancora…non ci sei…vado via.