Ciao Caro amico mio, mio dolce Cat,
La notte si avvicina, e tra un pò prima di addormentarmi, guarderò il mio cartone preferito su youtube.
Mi rilassa guardarlo, e per un pò tutte le sofferenze accumulate durante la giornata, si affievoliscono.
Non ho mai capito chi sono, me lo sono chiesta tante volte. Sono forse quella bambina bionda così carina, ma che tutti deridevano perché ero una palla di grasso? O forse una donna così tanto innamorato di un uomo che non le appartiene?
Di sicura sono uscita da ognuna di esse per entrare in una persona che non mi piace affatto.
Sono così fragile, insicura, piena di angosce e paure.
Paura di camminare, vivere e respirare. Ho paura persino di me stessa, della mia anima, del mio cuore. Devo avere il coraggio di andare avanti, mi rimbomba in testa questa frase, appena mi alzo al mattino. Un mattino che non vorrei più vedere. Non voglio chiudere gli occhi alla sera, per poi aprirli alla mattina. Vorrei poterli chiudere per non aprirli più. Non desidero la morte perché sono vigliacca, non mi sono mai ritenuta tale, vorrei morire perché sono stanca, tanto stanca. La vita passa sopra il mio corpo rotto come un treno merci. Ma il bello è che non mi uccide, perché sono già morta. Mi strazia, mi tortura, mi logora, senza che io possa ribellarmi.
Ci sono dei momenti in cui considero la vita un dono prezioso, ma durano così poco, poi sopraggiunge la malinconia, e non posso fare altro che abbracciarla. Un abbraccio terribile, come se fosse un serpente che mi stringe la gola e mi impedisse di respirare.
Oggi ho pensato a noi due, stesi sulla sabbia in riva al mare.
Il mare parla, ti porta dei messaggi incomprensibili, come vorrei capirli insieme a te.
Non lasciarmi Cat, parlami ed io ti ascolterò. Io ti parlerò e tu mi ascolterai.
Siamo troppo simili, per sfuggirci.

Notte ovunque tu sia.