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Sono passati 5 anni.
Quante donne ho incontrato? Quante di loro sono passate sulla mia pelle? Se ci provo neppure me lo ricordo.
Mi ricordo di una di loro, che si è schiantata sul mio cuore, lasciando il taglio più profondo, il nero taglio che lì è rimasto da sempre.
Mi ricordo di con quanta bramosia cercavo continuamente distrazioni per levarmela dalla testa, per levarmi il suo odore dal collo, il suo sorriso dagli occhi e i suoi capelli...i suoi dannati capelli lunghi piastrati che mi ritrovato ogni volta tra i bottoni della camicia.
Mi ricordo quante lacrime ho dovuto versare, prima di alleggerire il peso della sua assenza.
Poi mi sono innamorato di nuovo, dopo molto tempo.
Ho amato di nuovo, ho amato come non avrei più potuto fare.
Mi sono innamorato, ho gettato via una parte del mio essere, per dare alla mia nuova donna la mia parte migliore, la mia parte buona.
Sono stato un uomo permissivo, forse troppo, ho cercato di non essere mai geloso, di lasciarle fare ogni cosa.
E dentro me ha cominciato ad insediarsi un nuovo dolore.
Il dolore di non sentirmi ricambiato, il dolore di sentirmi al secondo posto, staccato dalla vetta che ho sempre cercato di raggiungere.
Più mi sentivo in basso, più io la amavo, più cercavo disperatamente di donarle ulteriori parti della mia anima, sperando che potesse apprezzarla, sperando che potesse capire che io la amo...sopra ogni cosa.
All'inizio, ho lasciato che questo dolore ferisse me, pur di non farla stare male.
Ho lasciato che mi trascurasse, pur di non perderla.
All'inizio era tutto in equilibrio, era dolore e amore allo stesso tempo, era grigio quando non era con me, ed era luminoso quando eravamo insieme, quando ci amavamo.
L'ho amata con la consapevolezza che mai nessun'altra avrebbe potuto portarmi via da lei, perché non me ne ha mai importato del "fare nuove esperienze" che alla fine equivale a dire "scopare con chi capita".
Sono stato fedele, nonostante le tentazioni, nonostante il dolore che mi ha causato.
Ho cercato di essere...perfetto, perché meritava il meglio da me...meritava soltanto il meglio.
E poi un giorno, sei arrivata tu.
Tu alla quale sto dedicando questo messaggio.
Tu non sei arrivata, tu ci sei sempre stata, mi sei stata vicino per tutti questi anni, sei stata una confidente, una ragazza dal valore diverso.
Sei stata un'amica vera, nel vero senso in cui si può pensare ad una persona come amica.
E tu, hai finto.
Non so come hai fatto ad amarmi tutto questo tempo e a nasconderlo così, non lo so davvero.
Mi hai causato confusione, fino a ieri pensavo che tutto quello che vivevo doveva essere così e invece, tu mi hai svegliato dal mio sogno d'amore e mi hai fatto capire che non potevo portarmi certi dolori dentro...non per Lei.
La cosa assurda è che tra poco ci perderemo per sempre e tu mi hai confidato tutto questo alla fine. Certa che non mi avresti più visto, certa che le mie reazioni non ti avrebbero fatto soffrire.
Una ragazza come te che ha chiuso il cuore tanto tempo fa...mi ha confidato tutto questo...per tutti questi anni mi hai guardato con occhi diversi ed io non me ne sono mai accorto.
Confesso che per un qualche assurdo motivo, mi dispiace sapere tutto questo alla fine e doverti perdere a breve...per sempre.
Chissà se saremmo potuti stare insieme? Chissà se sarei riuscito a cancellare tutte le tue delusioni, tutti i tuoi dolori? Chissà?
Certamente, sei/eri, una ragazza diversa.
Forse una delle poche non ossessionate dalle cosiddette "esperienze" del ca**o che sfasciano i rapporti.
Forse una delle poche che crede ancora nel rispetto dell'altro e di sé stessi.
Ti confesso che ti ho voluto bene e non aggiungo altro perché sarebbe superfluo.
Non potrò mai dimenticarti.
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