Mi avevano detto delle tue dediche qui, all'inizio ho ignorato la questione, adesso sono arrivata al limite.
Io per te non devo esistere.
E' cosi difficile fare come se non esistessi più?
Lo so sto passando per quella cattiva, acida e senza un cuore, ma io so i dolori che mi hai provocato, so cosa mi hai fatto. Mi hai portato all'anoressia, mi hai fatto perdere il bambino, mi hai ammazzato di botte, e secondo te dovrei ancora parlarti? Dovrei tornare con te? Tu non hai più il lume della ragione.
Non ci sono motivi validi per cui io dovrei tornare con te.
Non provo più amore per te da anni, dal momento in cui mi mi hai alzato le mani per me è come se fossi morto.
Nel corso dei nostri sette anni ti ho perdonato troppe volte, non meritavi altro perdono.
E' vero io quando è morta tua madre, quando ho sentito che ti sei messo ad urlare in mezzo alla gente, sono venuta e ti ho portato via, ma non significa niente, mi sentivo di fare quel gesto, era un momento della tua vita difficile, e io sapevo la lunga agonia di tua madre e quello che tu e i tuoi familiari avevate passato, te l'ho detto di non farti strane illusioni.
Ed il fatto che io mi occupi di Martina, non ha a che fare con te, mi occupo di Martina perché l'ho vista nascere, e ci sono stata nella sua infanzia, mi occupo di Martina perché le voglio bene come se fosse mia figlia, mi occupo di Martina perché tua mamma purtroppo se né andata troppo presto dalla sua piccola e giovane vita, mi occupo di Martina perché io feci questa promessa a tua madre una settimana prima della sua morte. Martina ha appena compiuto otto anni e io le starò accanto finché avrò vita, e questo non ha niente a che fare con te. Ormai tra noi è finita da anni.
Prosegui la tua vita come se nulla fosse, come se io e te fossimo due estranei.