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E' strano come nella vita a volte si invertano i ruoli. Vi spiego meglio: qualche anno fa in vacanza ho conosciuto per caso un ragazzo, era una calda sera di agosto, mi trovavo ad una festa in spiaggia con un gruppo di amiche e come nel più banale degli incontri un ragazzo si è avvicinato e da lì è iniziato tutto. Ci presentiamo, scambiamo qualche parola, ci raccontiamo cosa facciamo nella vita. Mi ha colpita fin da subito. Non so dire il perchè, non aveva niente che lo potesse contraddistinguere dagli altri, forse il fascino delle sue origini brasiliane, o forse più semplicemente perchè in quel periodo ero particolarmente vulnerabile. Fatto sta che iniziamo a frequentarci, anche dopo la fine delle nostre vacanze. Nel giro di poche settimane ero completamente presa, non facevo altro che pensare a lui, ero distratta, sulle nuvole, in piena cotta. Lui a volte era premuroso e pieno di attenzioni, altre volte schivo e freddo. Più cercavo di fargli capire i miei sentimenti più lui si allontanava da me; quando invece facevo intendere che era uno dei tanti e che non mi sarei mai innamorata di lui, faceva di ogni per tenermi legata a lui. I mesi trascorsero e non cambiava niente..Ci vedevamo qualche volta (distanza e impegni permettendo) senza impegno, senza presentazioni ad amici, così come fosse un piacevole passatempo, anche se per me era tutt'altro. Ero innamorata e non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa. Lui era indecifrabile, si faceva sentire solo qualche volta, ogni tanto spariva poi tornava da me. Avevo deciso di accettarlo così com'era pur di non perderlo. Ero certa che per lui fosse solo una storia di sesso e mi imposi di accettare la situazione. Questa situazione si protrasse per circa un anno e mezzo poi un giorno di non molto tempo fa tutto cambiò. Stavo preparando la mia tesi di laurea quando squillò il telefono. Era diverso tempo che non mi chiamava e già dalle prime parole che mi disse percepii un tono di voce diverso dal solito. Mi propose di trascorrere un po' più di tempo insieme e di partire per un week end, destinazione ignota. Lì per lì fui spiazzata, non mi aveva mai fatto una proposta simile, non mi sembrava una cosa da lui ed era strano anche pensando al tipo di rapporto che avevamo, alla poca confidenza a livello intellettuale e all'alta intesa sotto le coperte. Ad ogni modo un po' per staccare dallo stress degli esami e dalla routine decisi di partire...E arriviamo a poche settimane fa. La destinazione ignota era un romanticissimo chalet di montagna, in un paesino dove il tempo sembrava essersi fermato, dove tutto scorreva tranquillo e tutto quello che ti circondava di dava l'idea di essere in pace con il mondo. Siamo rimasti lì 5 giorni, 5 giorni in cui abbiamo parlato quasi ininterrottamente, ci siamo raccontati di noi tutto quello che non ci eravamo detti in 2 anni...E' stato come conoscerti un'altra volta. Non so come descrivere quello che provavo. Lo sentivo molto vicino, molto preso da me. Io ero diffidente, mi sono già innamorata di lui, me la sono fatta passare, ho accettato che non mi amasse e non volevo riavvicinarmi, troppe volte era stato freddo, lontano, distaccato. Perchè tutto questo, perchè ora? Cosa voleva da me? La sua risposta è stata quasi una doccia fredda. Mi ha confessato che all'inizio mi ha solo vista come una compagna di letto, che si era accorto che io mi stavo innamorando ma che in quel momento non aveva voglia di impegnarsi in qualcosa di serio e a lunga durata, ma che quando ho iniziato io ad allontanarmi ha sentito sempre più forte il bisogno di cercarmi. In poche parole ora è lui quello innamorato e io quella fredda e distaccata. Mi ha fatto un sacco di proposte: vuole ufficializzare la cose, presentarmi ad amici e familiari, vuole andare a convivere, mettere su una famiglia. Gli ho detto che ho bisogno di tempo per pensare. E così ora sono qui, che non faccio altro che pensare a lui, a questi due anni che avrei voluto vivere diversamente, a quanti rospi che ho dovuto mandare giù quando lo amavo, a come mi sono "disinnamorata" e alla freddezza che ho iniziato a provare, alla magia di quei giorni e alla sincerità dei suoi occhi. Sono nel pallone, non ho mai parlato a nessuno di lui, era una cosa mia, e adesso sono in ansia per quello che mi aspetta e per la decisione che prenderò.Spero solo di fare la cosa giusta.
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