Il dolore a volte si nasconde nella parte più profonda di noi. Resta lì accucciato a cullarsi durante la notte, non si muove, si trascina con la vita che va avanti, con i nuovi sorrisi che ritornano ad appoggiarsi sul volto, con le piccole felicità quotidiane. Non bastano tre mesi per farlo andare via del tutto, si preserva talmente integro anche se ti lascia in pace. Poi vedi una foto e ritorna tutto su, e senti il suo sapore acido bruciarti in gola. E ti rendi conto di non sentirti ancora pronta per cercare di nuovo qualcuno che ti stia accanto, ti chiedi come potrai rimetterci tutta te stessa, donarti a quella maniera dopo tutta questa sofferenza. Fa rabbia che una persona possa farti questo, possa distruggerti a tal punto, possa infliggerti la condanna al vuoto così a lungo. Arriverà il momento di stare meglio, arriverà il momento di accettare tutto e di innamorarsi ancora. Arriverà, lo so. Ma non è ora.