Sai quella sensazione allo stomaco, quella che te lo chiude, quella che quando ti passa ti lascia un vuoto dentro. Sai quando gli occhi ti si chiudono, quando ti lacrimano, quando diventano pesanti e forti e tu non riesci a reagire. Sai quando ti fa male il cuore, quando ti senti sporca, stupida, nel posto sbagliato al momento sbagliato, quando l’unica cosa che riesci a fare è tacere, stare in silenzio, sola, quando fumare ti riempie la giornata, ti colma un vuoto troppo grande per avere quindici anni, un vuoto che sta nel posto giusto al momento, purtroppo, giusto. Troppi perchè, troppe domande, dubbi, certezze smontate nella parole “fine”. Certezze buttate al vento, volate via insieme ai baci, alle carezze, agli abracci. Parole scritte, parole non dette, parole non pronunciate ma sentite dentro. Gli sguardi, gli occhi che si incorciano e non c’è più nulla, nulla da dire, da fare. Non è rimasto nulla. Nemmeno le briciole. Nemmeno tu. Nemmeno io. Ce ne siamo andati, chi prima non importa, ma abbiamo rinunciato, abbiamo preferito la libertà e le giornate vuote alle carezze, agli abbracci, alle litigare, alle paci, alle cene romantiche, a San Valentino, agl’anniversari, a te, a me, a tutto fino alla fine e ora guardaci. Non esistiamo più. Esiste solo il vuoto dei tuoi occhi che incrociando i miei cambiano strada, esiste solo l’amaro sulle labbra senza i tuoi baci, esiste solo il cuore a pezzi senza di te qui, vicino a me a dire ‘va tutto bene’ ad abbracciarmi e dire ‘ci sono io’. Non esisti più, non t’amo più ma non come non s’ama un vecchio libro o come non s’ama uno sconosciuto, non t’amo come non s’ama l’amore, come non s’amano i ricordi, come non s’amano i sorrisi e gli occhi limpidi, come non s’ama la verità. Non t’amo più e quando te l’ho urlato.. dio, quant’ho mentito.