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Ho sempre odiato i miei genitori.
Sin da quando ero bambino, sono state due persone sbagliatissime con me, non mi hanno mai capito, né ascoltato...e non parlo da ragazzino che programma una fuga da casa, ho 21 anni e so di cosa parlo.
Non li ho mai sopportati, ogni cosa di me è stato motivo di vergogna per loro e la loro incomprensione è stata la mia croce per tanti, tantissimi anni.
Non è mai importato, se io avessi una fidanzata o se volessi fare determinate cose, per loro tutto era sbagliato, al di fuori di quello che loro volevano per me.
Non è mai importato se nella fase adolescenziale (13/14 anni) mi sentissi un po' dark e volessi andare in giro con i capelli strani o colorati, loro se ne vergognavano, ma non per me, perché avevano paura che la gente li etichettasse come genitori di un drogato o di un ragazzo disagiato e giuro ad ognuno di voi che non ho mai fatto uso di droghe, non sono mai andato a letto con donne amenoché non fossero mie fidanzate "serie", mai fatte cose strane, mi piaceva solo andare in giro vestito scuro, con le borchie, ma niente di assurdo insomma.
Avrei voluto fare tante cose, ma tutto per loro è sempre stato una str*nzata, la mia passione per la poesia, la scrittura, la letteratura, l'arte, non avrei potuto studiare queste cose perché per loro erano cavolate che nella vita non mi avrebbero portato niente, meglio fare il muratore, o andare a lavorare nei campi secondo loro...(con tutto rispetto per chi fa questo mestiere).
Ho fatto le superiori in un professionale e sono passato con 100, ma a loro non è importato niente, perché secondo il loro punto di vista, un professionale è per ragazzi disagiati, per ragazzi che non hanno voglia di studiare, quindi il voto che ho preso io all'esame di stato non significa niente, perché non equivale ad un voto che si può prendere al liceo scientifico ad esempio.
Avrei voluto studiare filosofia e letteratura all'università e mi hanno guardato storto perché era una scuola inutile che non mi avrebbe dato niente e così mi hanno obbligato a frequentarne una che non sopporto, che sto quasi odiando.
Ho un fratello che ha 16 anni, che mi insulta dalla mattina alla sera, insulta i miei genitori e loro non gli dicono niente, hanno paura di rispondergli e gli fanno trovare pronto tutto quello che vuole, soltanto perché lui ha scelto una scuola superiore che gli darà un certo sbocco lavorativo...e per questo viene lodato tutti i giorni.
Sono stanco, dopo anni passati a vivere nell'ombra, a subire di tutto e di più, a subire le loro accuse, il loro odio ingiustificato verso la donna che io amo...sono stanco del loro menefreghismo, del loro carattere di mer*a e oggi, dopo anni di sofferenza ho finalmente toccato il fondo e mi sono ribellato.
Li ho insultati di brutto, ho gettato fuori il mio odio e sono arrivato alle mani con mio padre, che speravo (data la sua mole) mi picchiasse con violenza, almeno avrei visto quanto la verità poteva essere drammaticamente fastidiosa per lui.
Ora, voglio andarmene, per sempre.
Non so come fare, non ho un lavoro, non ho una casa, non ho soldi da parte...la mia ragazza va ancora a scuola, ma io non posso più stare qui dentro, se resto qui muoio...se resto qui, arriverò al suicidio.
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