Non so cosa fare, come comportarmi..per la prima volta non ho idea di quello che provo...è sempre stato facile: io sono sempre stata quella cotta di qualcuno, innamorata persa.. e quel qualcuno in questione no.punto.fine della storia.. stavolta una persona splendida mi ha dichiarato tutto ciò che sente per me, mi ha detto che prova per me qualcosa di forte ormai da mesi, che da mesi, in ombra, non vede l'ora di vedermi..e che poi quando mi vede cambia umore, espressione.. esattamente come ho sempre fatto io in queste situazioni..so come ci si sente, sono stata dall'altra parte tante volte.. e tante volte ho sofferto. Ora ho davanti una persona stupenda come poche, che so che mi amerebbe alla follia..una persona rispettosa, intelligente, di valore.. e io non so cosa provo.. quando mi abbracciava e mi stringeva a sè dicendomi che anche se aveva bevuto un po', anche se non era così che voleva dichiararsi, che voleva solo stringersi a me ("non ti tocco, voglio solo stringerti" diceva) io stavo bene..non mi infastidiva quel contatto..anzi, lo cercavo..lo volevo... E quando poi, complice un cockail in più, mi ha preso il viso tra le mani grandi e mi ha baciata..non ho opposto resistenza..avrei potuto e non l'ho fatto.. ho ripensato a quel bacio, a quel contatto, alla mia reazione inaspettata di volerne ancora..e gli ho detto che sono confusa che ho bisogno di tempo, che non so cosa provo, che non voglio confondere la stima e l'affetto che provo per qualcosa di più, sono stata sincera..ma adesso il tempo passa e io ho paura che una situazione non definita possa fargli solo male..che forse il meglio per lui sarebbe dirgli "restiamo amici" e dargli la possibilità di superarla, di andare avanti..e io rinuncerei alla possibilità di capire quello che provo, ma non è la prima volta che rinuncio a qualcuno, io sono forte, lo supererei.. forse anche lui, ma non posso accettare di fargli male. La mia priorità dovrebbe essere capire se il mio è solo affetto, se quelle sensazioni erano dovute alla serata e al contesto, oppure se provo dell'altro, e invece non faccio che pensare che se lo liberassi da me..se lo liberassi da questa attesa inutile e logorante gli farei del bene.. quando gli ho detto "scappa finchè sei in tempo" mi ha risposto "tanto ormai ci sono dentro".. che vigliacca che sono: volevo che decidesse lui per entrambi, volevo rinunciasse a me..perchè è quello che mi aspetto da tutti quanti, sempre. Sarebbe stato più facile.io non avrei dovuto decidere nulla e lui sarebbe stato salvo.lo so, è quello che inconsciamente lo spingerò a fare..a rinunciare.. ripeterò lo schema di sempre perchè lui, come gli altri, molli la presa..e qualcosa mi dice che LUI non lo farà..perchè LUI è diverso..ed è questo che mi fa tentennare, barcollare.. che mi ha portata ad un passo da dirgli "non complichiamo le cose..restiamo amici" quando pensavo "perchè chiudere tutte le porte? se ci fosse altro nel mio cuore perchè spegnerlo?"..non so cosa mi ha bloccato dal dirgli "no", forse il fatto di essere lusingata che una persona come lui voglia proprio una come me, che non ho niente da offrire, se non guai e paranoie.. forse il momento che sto vivendo, questa voglia di amare, di sentire.. non lo so, non lo so davvero..ma so che devo capirlo in fretta