Oggi è il primo giorno di primavera, e mentre tutto nasce io mi sento morire.
Mentre il soffio del vento solletica i rami e li colora di rosa, di bianco, di verde sgargiante la mia anima si tinge del grigio della tua assenza, affonda perduta nel nero abisso che hai lasciato quando te ne sei andata.
Perchè l'hai fatto, amore mio? Sei riuscita a prendere le distanza che volevi, mi hai allontanata per offuscare la voce dei tuoi sensi di colpa, hai rinunciato ai nostri baci proibiti per pensare alla tua vita, per decidere quanto pesi il nostro amore sulla tua esistenza, per capire se le nostre carezze abbiano toccato corde profonde cambiando la musica della tua anima per sempre oppure se abbiano invece lasciato solo un segno passeggero, una nota di troppo che altera l'intera composizione e deve essere cancellata, dimenticata.
Le mie lacrime hanno un peso sulla tua coscienza, invece, amore mio? le mie notte insonni, le mie inutili preghiere, la mia folle paura di non poterti più stringere tra le mie braccia, di non potermi più perdere tra le tue parole?
So che senti la mia mancanza, a volte mi cerchi per una carezza fugace, con un tocco leggero sulla spalla o uno sguardo tormentato che affonda dentro ai miei occhi per distogliersi dopo pochi attimi, lasciando dietro di sè un vuoto ancora più vuoto di quello che aveva trovato. Detesto averti così, accontentarmi di queste poche briciole, di una leggera carezza quando prima invece mi avvolgevi alle spalle con tutto il tuo corpo, facevi scorrere le tue dita dentro la mia pelle fino, mi sussurravi all'orecchio che ero bella da morire e mi baciavi sul collo fino ad arrivare alla bocca, fino a togliermi il respiro, fino a farmi dimenticare il mondo...