Caro zio questa è una lettera che avrei coluto scriverti tempo fa, ma purtroppo non ne ho avuto la possibilità, che ti scrivo soltanto adesso, un modo per sfogare tutto il mio dolore, un dolore che provo dal giorno della tua perdita.
Ricordo il girono, in cui ci è arrivata la chiamata da Roma da parte di mia zia(tua sorella),facendoci le condolianze, ha risposto mia mamma e, le uniche parole che ho capito tra i singhiozzi di mia mamma erano:camion, incidente e morte, queste tre parole che sembrano semplici, ma sono le più dolorose del mondo, ho sentito la terra mancarmi sotto ai piedi, non mi voleva entrare nella mia testa che eri...morto.
Ricordo quando io ero piccola e mi portavi in braccio e io e te contavamo le scale, oppure come tutti gli anni quando noi arrivavamo a Roma e tu eri impaziente davanti al portone di casa il nostro arrivo e, noi eravamo impazienti di passare le nostre vacanze con te, con la famigla.
Tu eri una persona gentile, buona e prestavi il tuo aiuto a tutti, dalla tua bocca non ho mai sentito uscire un "no".
Tutti ci dicono che il tempo è il mioglior dottore per queste ferite, allora io dico che il mio dottore non capisce niente, perchè la mia ferita è ancora aperta e provo molto dolore, una ferita che non si vuole cicatrizzare.Quando siamo andati a Roma quest'anno era diverso, perchè tu nn c'eri, appeno ho visto mia zia (tua moglie) piangere volevo piangere anche io, ma nascondevo il dolore con il silenzio, oppure quando eravamo tutti riuniti e parlavamo di te, delle cose belle su di te, nascondevo sempre il, dolore con un sorriso.
Mi manchi tanto spero che questa ferita si possa cicatrizzare, mi manchi e vorrei finire questa lettera col dirti grazie, grazie per essere stato gentile, grazie per averci voluto bene e grazie che ci hai lasciato un tuo ricordo vivo.GRAZIE