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Dedica a cui stai rispondendo
Mi chiamo veramente Luna.
Un nome che non mi sono mai sentita appartenere, un nome in cui non mi sono mai riconosciuta fino al giorno in cui è arrivato lui.
In lui ho subito riconosciuto il sole, quello accecante, quello che ti fa mettere gli occhiali mentre guidi, quello che non ti fa dormire perchè filtra dalle persiane.
Quello che riempie il cuore e gli occhi dopo una giornata di pioggia.
Lui per me è stato tutto questo.
Ci siamo conosciuti per caso, in un giorno qualunque diventato poi IL giorno che cambia per sempre la tua vita.
Stavo aspettando un taxi fuori dalla stazione di Milano, una coda infinita di persone davanti a me. Qualcuno parlava al telefono, qualcuno fumava, qualcun altro leggeva distrattamente un quotidiano.
Ho sempre osservato le persone. Così, mentre guardavo quegli sconosciuti, quei numeri di ossa e carne ho visto lui.
Bello come una poesia. Con due occhi che ti entrano dentro lasciando solo confusione.
Ci siamo guardati. Un attimo. è bastato un attimo.
Mi ha chiesto da accendere e dove fossi diretta.
"Navigli" rispondo
"Anche io".
Decidiamo quindi di prendere il taxi insieme e improvvisamente la gente non esiste più, saliamo in taxi, arriviamo e non so dire quanto tempo fosse trascorso, quante parole abbiamo speso, non so dire niente.
"è proprio così che deve andare. Un calcio al cervello" , pensavo.
Scendo dal taxi e lui rimane all'interno.Lo guardo interrogativamente, senza capire.
"Non dovevo andare realmente qui ma avevo voglia di accompagnarti" mi dice e in quel momento penso di dover fare, dire qualcosa per rivederlo.
Risalgo in taxi :
"Io qui ci dovevo venire ma ho voglia di accompagnare te dove sei diretto tu"
Abbiamo fatto l'amore quell' ora stessa. Siamo andati a casa sua, una cosa da pazze fidarsi di uno sconosciuto, lo so ma ero ipnotizzata.
Un vortice di emozioni nella casualità imprevista.
Non ci siamo più lasciati da quel giorno.
5 anni insieme. 5 anni come li ho raccontati ora. 5 anni con il cuore a mille, battiti accellerati. Sogni. Progetti. Una casa da arredare. Il compromesso nella scelta delle piastrelle in bagno. Il costruire un futuro.
Non c'è mai stato.
Luca è morto otto mesi fa.
senza avvisaglie, senza preavviso.
è entrato nella mia vita all' improvviso e all' improvviso se n'è andato. è arrivato un giorno dal niente e col niente se n'è andato.
Un infarto. Pochi attimi.
Esco dalla doccia per truccarmi, per prepararmi ma decido di prendere un bicchiere d'acqua.
Lo trovo lì, disteso. Sul pavimento.
Luca è morto così.
E da quel giorno, io il sole non lo vedo più.
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