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Dedica a cui stai rispondendo

Anni fa non avrei mai pensato di cadere vittima d’una situazione del genere che è fuori da tutto ciò che potevo concepire come ammissibile, accettabile e plausibile. Sono stata una brava sorella, una brava figlia, una brava persona, una brava lavoratrice, una brava madre. Tutto quello che dovevo fare, l’ho fatto, tutto ciò che dovevo dare l’ho dato, senza riservarmi niente. Quando qualcuno mi chiedeva non c’era cosa che non facessi. Ho rinunciato a tantissime cose, quasi a tutto, per gli altri e il loro benessere. E adesso scopro che questo destino mi ha odiato, ingiustamente e senza pietà. Mi hanno attribuito un male, forse incurabile, che potrebbe portarmi via nel giro di mesi. Ho lottato per anni pur di avere una vita come la sognavo, circa dieci che lotto e faccio di tutto per quel sogno che avrei realizzato, ne sono sicura, se solo non avessi trovato sul mio cammino le situazioni sbagliate e le peggiori persone. E’ a causa loro che ora non mi rimane che attendere. Quanto potrà passare? Un mese, due, forse tre. So solo che sto provando a cambiare questo destino con tutte le mie forze, col pieno dello spirito che mi ha sempre sorretto; dottori, interventi, cure, a che serviranno? Perfino loro scuotono la testa da non poterci fare abbastanza. Prima o poi accadrà. E vorrei tornare indietro a quando ancora c’era la possibilità di risalire la china, dare un abbraccio ai miei compagni di scorribande giovanili e dire loro siete grandi, siete forti, siete giovani e il mondo trema al vostro cospetto, ma non siete immortali e soprattutto non siete gli unici. Avrei voluto avere la forza di fare scelte diverse prima. Ora che si può fare? Sono giorni che non voglio nemmeno pensarci; gli amici, i familiari non mi riconoscono più. Non ci penso eppure faccio sempre lo stesso sogno: poter entrare in una macchina del tempo, premere l’interruttore e andare indietro di anni e anni, a quella sera, quando era ancora tutto da decidere e ancora avrei potuto evitare questo destino se avessi detto aspettiamo, pazientiamo, passerà. Mi sarei risparmiata tanto. E il bello è che si vuole ancora giudicare, ancora si vuol fare pesare certi errori, ancora si vogliono mettere responsabilità sulle spalle sbagliate. Nessuno ne è responsabile. Ci sono state tante collaborazioni a mettere insieme questo spettacolo così che la responsabilità si è andata perdendo. Non serbo rancore per nessuno se non per me stessa per cui non so cosa farei e a cui non so cosa darei pur di avere le stesse prospettive di una volta. Non chiedevo molto in fondo. Un futuro come tanti. La possibilità di vivere circondata da persone amate. Ho dato tanto e nemmeno questo ho avuto.