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Dedica a cui stai rispondendo

Evidentemente questa storia ha coinvolto persone che non c’entravano niente. Chi si diverte a scrivere al posto mio dando forma a leggende che ormai appartengono a un passato che non c’è più. E’ stato un taglia cuci generato da più tessitori che hanno creato da un po’ di filo e cotone una tela di cui non si vede più la fine, finché non è venuto a saperlo l’interessato. Nei paesi piccoli, se si può parlare, si parla di tutto e di tutti. Sembra una bambinesca guerra a gavettoni. Perde chi ne esce coi vestiti più zuppi e vince il prepotente che ne butta di più. E proprio chi si cura di andare a domandare è chi parla al posto tuo fregandosene di sapere se mai qualcosa fosse cambiata nel frattempo. Chi si identifica, chi ti prende per un altro, chi si diverte ad agire al posto tuo, chi pensa che sia tu e ti risponde, chi si diverte a gettare fango. Una bolgia. E’ partito tutto da un’innocente messaggio mandato al destinatario sbagliato e da lì si complicata all’inverosimile. E’ una storia che non meriterebbe nemmeno di essere narrata per quanto insignificante eppure se ne sta facendo una storia da mille e una notte. Quando perdi la testa per uno più grande può succedere. Ma passa. Passa tutto nella vita. Ora non voglio complicazioni. Ma come sempre mi farebbe piacere trovare persone con cui parlare di cose interessanti e tu potevi essere una di queste. Troppe implicazioni? Benissimo, si lascia perdere e si passa oltre. E’ stato solo un periodo non facile in cui non ho potuto contare sulla freddezza di sempre, altrimenti avrei respinto questa piaga prima ancora che mi prendesse, di solito faccio così. Adesso sono stanca di questi spettacoli imbastiti da tutti i tg nazionali e della loro malafede come se ci fosse qualcosa di male nell’aver sognato un po’ e me ne vado lasciando il campo tutto per voi. Qui non scrivo più.