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E' notte, tempo di ricordi e rivalutazioni, in cui si pensa, si fanno rivalutazioni, si pescano ricordi da quella scatola chiusa nella necessità di trovare risposte tentando di rivalutare il negativo, cercare di salvare il salvabile, sforzandosi di vederne il meglio tentando di smussarne gli spigoli e d'indorarne i contorni per trovare ancora un motivo di credere nelle persone. Ne sono pieni quei ricordi di persone che hanno attraversato questa terra e che tanto avrebbero potuto significare se solo avessi teso loro una mano o loro l'avessero afferrata. Fra i tanti che sono passati nessuno ha davvero lasciato traccia, perché nessuno è andato in là se non pochi, e di quelli che hanno camminato quissù quasi nessuno ha lasciato orme e di quelle che il tempo non ha non ha cancellato ne rimangono poche e poco significative. Un pò è stata colpa loro, è vero, ma tanta troppa è stato dovuto a me che non ho lasciato potessero andare oltre. Tra gli ultimi di questi anni trovo pochi ricordi ancora nitidi. Passandoli al setaccio, tra tanta sabbia e polvere, ne rimangono pochissimi da conservare. E' stato un continuo affondare in queste sabbie mobili e lottare disperatamente per liberarsi ferendosi e riferendosi e talvolta coinvolgendo chi non c'entrava senza riuscire a evitarlo. Scavando fino in fondo alle origini quelli rimasti sono ancora meno, una sorta di el dorado andata, beata della sua inconsapevolezza, che cerco di recuperare per fare ancora un altro faticoso passo in avanti. Tanti sono passati di qui e nelle tenebre ho tentato disperatamente di afferrarne la mano per poi ricadere. Che m'importava in fondo? Non mentivo quando dicevo che avrei voluto degli amici come voi d'infanzia, amici con cui condividere la vita, ma ogni volta che ho tentato di ritrovarvi è stato più forte, quelle tenebre hanno avuto la meglio. Chiudo gli occhi, mi guardo allo specchio, quel che vedo mi causa sofferenza. Apparenze di carta e la sincerità più grande. A chi importerebbe. Ci tiriamo indietro, scendiamo giù. Meglio egoisti che amanti a metà. In queste tenebre custodirò quei ricordi che mi ricorderanno ogni volta che dalle spine può nascere un fiore.
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