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Dedica a cui stai rispondendo

Tu non hai idea di quante volte, di notte, quando si alza il vento, io vorrei venire sotto casa tua senza pensarci perché altrimenti non riuscirei a farlo.
Mi piacerebbe che tu mi guardassi in faccia e che io, attraverso i tuoi occhi cosi indecifrabili, potessi chiaramente vedere e capire che ti sono mancata, che mi hai pensata, anche se poi ti sei detto che era inutile e vano.
Mi piacerebbe non tanto baciarti o stringerti, mi piacerebbe che i tuoi begli occhi cosi profondamente bugiardi, per una volta, si riposassero ancora su di me, come sapevi fare tu.
Come mi guardavi?quanto eri bello quando traspariva dai tuoi occhi dolore e passione, quanto era bello giocare ad ignorarsi per poi guardarsi e poter godere di quell attimo ambiguo, sporco,torbido, ma nostro.
Quelli erano i nostri sguardi, il nostro modo di comunicarci che ci volevamo, che ci desideravamo, che ci pensavamo...poche parole ma tanti sguardi, tanti occhi abbassati per sfuggire alla realtà.
Tu non sei un bravo ragazzo.
sei confuso complicato, strano,e ciò ti rende irresistibile perché non mi piacciono i tipi sani e limpidi come acqua di mare.
mi piace il buio, non ci posso fare nulla..e tu vivi nel buio.nella notte, nella tempesta.sei bellissimo quando sei triste e in silenzio, quando ti arrabbi e di vieni cupo e instabile come un temporale.
Quante volte ti avrei voluto accarezzare, ma non per consolarti, ma per il puro gusto di farlo, per il semplice naturale e incontrollabile istinto che mi tiene ancora legata a te.
Io non sono una vittima e tu non sei un bravo ragazzo, io non sono ingenua e tu non sei felice.
Cercami e parliamo come quella mattina, senza toccarci di più, ma abbracciati e vicini, con la voglia di non andarcene.
Io ti aspetto, ma non come una santa, come penelope che lo faceva per dovere.
Io ti aspetto perché ti sento dentro.