Passo e ho passato tanto tempo a guardarti, mentre giochi a calcio, mentre te ne stai seduto dandomi le spalle, mentre parli, mentre te ne vai e vorrei sapere dove.
Percepisco l'incredibile inutilità di scriverti qui pensieri che non puoi leggere, che non conoscerai, che non potrai capire.
Forse dovrei accantonare orgoglio e indifferenza, perché oramai hanno per me un peso insostenibile, e dirti tutto chiaramente sforzandomi di non scappare o di non mentire come ho sempre fatto difronte a te.
Ma non ha senso farlo adesso, ora che stai con lei, ora che forse, quella tua aurea malinconica e truce é stata spazzata via da qualcosa di puro, sincero.
E io non ho altrettanto da darti, non sono sincera con me stessa, come potrei esserlo con te?
Io ti voglio profondamente ma non ho mai compreso se ciò che mi spinge verso di te, questa forza estrema e incontrollabile, incontenibile e violentissima sia frutto solo di tipo un capriccio o nasce da qualcosa di più vero, pulito,giusto.
Insomma, non so se ti voglio cosi tanto solo perché non posso averti o se ti voglio perché lentamente, di nascosto anche da me stessa, io mi sia innamorata di te.
Mi tormentano con queste incessanti domande da quasi due anni, e credo che l'unica cosa che abbia un senso ora, sia dimenticare, lasciar perdere, smetterla di scivolare verso la pazzia.
E ci ho provato ma poi ti vedo, arrivi,bello come la luna, sanissimo,forte, irresistibile,semplice come aria acqua terra e fuoco, e non posso non provare ciò che provo, se ti vedo io impazzisco, e non posso farci niente.