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In fondo cos'è una famiglia? è una domanda su cui ho ragionato spesso. E la mia convinzione si fa sempre più forte: la famiglia è la forma più costrittiva di imposizione delle persone nella tua vita. Nel bene o nel male, che voglia startene per conto tuo o che ne abbia bisogno, che tu lo voglia oppure no, che tu ci vada d'accordo o che provi senso di estraneità, la famiglia è questo: un gruppo di persone che il destino ti ha messo accanto, che ha messo sul tuo cammino. Non le hai scelte e in alcuni casi non le avresti mai volute scegliere. è il destino che ha scelto per te. E io non credo nella dottrina che dice che il destino voglia sempre dirci qualcosa. Anzi mi immagino che prima della nascita siamo come quei regalini chiusi in bolle di plastica. I grandi mettono una moneta nel "distributore" che ci contiene, tirano la leva e una bolla di plastica scende. All'inizio siamo il loro piccolo regalino. Poi, si comportano proprio come noi da bambini. Ci abituiamo a quella sorpresa, quasi ce ne stanchiamo e la diamo per scontato. A volte ce ne dimentichiamo. Altre quel regalino lo perdiamo...
Quando ti perdi mentre sei dentro casa tua, quando ti accorgi che vorresti allontanarti da lì, quando senti di aver perso la sensazione di sentirti non dico protetto ma almeno sereno e non infastidito tra quelle persone...potrebbe andare peggio di così? Lo so, la tua famiglia è solo un punto di partenza. Sei destinato ad allontanarti da loro comunque, per raggiungere una dimensione tua, per essere tu a costruirne un'altra con le tue forze. Ma se da figlio/a percepisci la difficoltà, come potrai mai essere artefice?!
è sbagliato non volere una famiglia per la consapevolezza di arrecare ad altri la stessa difficoltà che percepisco io?!
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