Succede sempre cosi, quando ti vedo comincio a desiderarti, fino a quando non mi ricordo che tanto non potrò averti mai.Con te ho sbattuto sul cemento, freddo,doloroso d'una durezza unica.Ecco tu sei un pezzo di cemento che dentro ha viscere e sangue, un bel pezzo di ghiaccio bollente, un inferno custodito in un paesaggio polare.Persino la tua pelle é algida, sofisticata,distaccata, sei etereo e bellissimo ma sei come di marmo.sei semplicemente un incantevole giovane ragazzo che possiede quella grazia commensurata alla giusta dose di violenza, di irruenza fisica e psicologica.Sei assolutamente bionico nel tuo essere tutto e l'annullamento del tutto, sei gloriosamente puro nel tuo essere inverosimilmente sporco, corrotto,invischiato di tutti i vizi di cui il mondo si avvale per degenerare.Sei tu il sole che incendia le giornate e la pioggia gelata che lo spenge e lo incatena dietro alle sue nuvole.Non vorrei altro che sentire ancora la tua pelle che si mischia con la mia, come nei tuoi occhi si mischiano paura e sfida, dolore e noncuranza.Sei un dipinto di quel genere che ti procura capogiri per quanto é bello, armonioso,vivido, ma che turba e lascia una scia di inquietudine Nello stomaco.Ti vedo e rompo il mio cuore, ti vedo e mi urlo dentro che sei solo un bambino senza futuro, mi dico che ti malediro come farebbe una strega ferita nel suo orgoglio, che aspirerò che tu possa soffrire come se fossi un criminale, che ti renderò difficile farti vivere senza farti stringere la gola dal mio ricordo.Ma no.Non sarà questo che mi restituirà ciò che ho perso fra le tue braccia bianche e forti, non mi ridarà nulla che io non abbia perso per sempre.Nessuna vendetta potrà ridarmi la tua bocca sensualissima che mi cerca, né quegli abbracci che sapevano di verità.Nulla potrà ridarmi lo scintillio dei tuoi occhi e quel modo magico, affamato e smanioso di guardarmi che hai ancora.