E poi.. e poi..
mi ritrovo sempre qui. in questa stupida cartella, nascosta ahimé fin troppo bene per essere scoperta da Nessuno. Leggo i miei pensieri e quelli degli altri, rubati tra una conversazione e l'altra. Per capire. L'incapibile, l'indescifrabile e l'indescrivibile. Quando finirà tutto questo? Quando? L'attesa è dura da vivere. Ho scelto la strada peggiore.
Aggrappata con le unghie e i denti a lei, ma con il cuore e questa stupida testa a te. Cosa c'è di sbagliato in tutto questo? Dove sta l'arcano?
Da quando ricordo la mia esistenza tu sei sempre stata vivamente presente nella mia vita. Che frase contorta, non credi? Cos'è che mi attrae in questa maniera irrefrenabile a te? eppure tu sei così lontana da me ma così vicina. Io vivo qui, eppure respiro la tua aria. Sogno te. Bramo la tua essenza. Eppure sono qui. Dove ho sbagliato? In quale momento ho preso la strada sbagliata, per ritrovarmi qui?
Nella mia prima infanzia credevo tu fossi l'amica immaginaria. Crescendo ti chiamai Solitudine. Ricordo ancora quella volta in cui ti chiamai per il tuo vero nome. Sentivo la tua presenza così vicino a me al punto da togliermi il respiro. Ma cancellai tutti quei pensieri. Tu per me eri la Solitudine. Quella donna magra, con la pelle pallida e dai capelli lunghissimi neri. Ricordi? Da piccola li avevi corti come me. Tu sei sempre stata presente nella mia vita. Quando è cominciato tutto? tu hai sempre saputo tutto sin dall'inizio, non è vero? Hai vissuto del mio respiro, di ogni goccia di sudore del mio corpo. E io ho fatto lo stesso con te. Siamo sempre state una cosa unica, ma perchè allora io mi ritrovo qui? Dimmi, cosa è andato storto lungo il nostro viaggio? Perchè alla fine, non te ne sia andata lasciandomi sola qui, io avrei potuto vivere tranquillamente anche senza di te. Non hai potuto aspettare? In fondo per te, quant'è una vita.
Tu non mi lascerai mai. E io, io non ti lascerò mai. Sei tutto quello che ho. Sei tutto quello che sono.