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Arrivato il momento dei saluti c'è stato una sorta di mezzo abbraccio da parte tua e io non ho mosso un muscolo.. Buffo, no?! Può anche sembrare contraddittorio da parte mia, siccome lo desidero con tutta me stessa, ma assolutamente non lo è.
Ero molto stanca (e nell'abbraccio voglio essere pienamente presente) e, soprattutto, non volevo che capitasse così. Per il profondo valore che ormai gli do, l'idea che il nostro primo abbraccio fosse una toccata e fuga mentre ci si saluta, mi ha portata ad opporre una sorta di resistenza passiva.
Se avrò mai l'onore di stringerti tra le mie braccia, vorrei che fosse un abbraccio di quelli a 360°, di quelli pieni in tutti i sensi.
Chissà perchè me lo sono sempre immaginata in piedi.. forse il motivo è semplicemente che quella è l'unica posizione in cui potrei accogliere appieno tutto il tuo corpo e te..
In questi giorni mi sta passando di tutto per la testa, flussi di pensieri che non riesco ad arginare.
La verità è che non so cosa fare, come muovermi. O se continuare a restare ferma, nonostante mi divenga sempre più difficile.
Senti sempre forte il bisogno di partire per quella che senti essere casa tua e magari arriverà anche il giorno in cui lo farai davvero. A me a volte sembra quasi d'interferire con quella che probabilmente è la tua felicità e alla fine, nonostante il fatto che la tua partenza mi farebbe male, la cosa che desidero più di tutto è proprio saperti felice.
Questa consapevolezza è stato un po' un metro di misura per capire quello che provo per te. Tengo a te profondamente e sono disposta anche a perderti in nome della tua felicità. I sentimenti intensi e veri, lasciano le persone libere di andare, come d'altra parte è giusto che sia.
Ad ogni modo, ogni volta che me ne parli, mi viene automatico fare una sorta di passi indietro emotivi, quasi come a lasciarti strada verso il tuo sogno.
Nonostante questo, di contro, ci sono delle volte che all'improvviso mi vengono delle spinte emotive irrefrenabili verso di te che non so gestire e che colgono impreparata anche me. Così non riesco a far altro che seguirle, per poi pentirmene un secondo dopo, quando ormai quel che è fatto è fatto. Un po' com'è capitato questa sera.
Nulla di eclatante o di particolarmente eccessivo, ma chissà come recepisci tu dall'esterno questi miei slanci.
Mi sono data della cretina non so quante volte, ma parallelamente, ripensandoci, l'ho vissuto anche molto liberatorio, perché fatico immensamente a non esternarti ciò che ho dentro, che provo e che penso.
Non sono abituata a farlo con le persone a cui tengo e non mi piace farlo con te.
E proprio stasera mi sono resa conto di quanto senta il bisogno di parlartene e di smettere di fare guerra al mio istinto e alla mia naturalezza dell'essere. Il problema è che istinto ed emotività sono una cosa, mentre la razionalità mi dice di non farlo, che è poi la stessa che mi fa sentire "sbagliata" ogni qual volta una gocciolina di ciò che ho dentro mi scappa correndo da te.
E' una situazione difficile e sinceramente non so più come devo comportarmi, sono stanca, emotivamente spossata da tutto questo reprimere e pensare a quale sia la cosa giusta. Chissà se poi davvero ce n'è una.
I giorni scorsi stavo pensando che comunque, molto probabilmente, presto o tardi partirai. Ed era davvero come se dentro di me avessi capito cosa avrei dovuto fare. Poi non lo so oggi cosa mi sia preso, il rimando a te è stato forte, l'ho vissuta come una cosa bella e positiva da condividere con te e così, in preda ad istinto ed impulso ho fatto, ma forse avrei fatto meglio ad evitare.
Il discorso è che quando si tratta di te, mi viene spesso forte lo spirito della condivisione ed è molto significativo considerando anche che la spinta mi venga su tante cose che generalmente tengo soltanto per me.
Questo mio fluttuare di un passetto avanti e due indietro mi fa sentire smarrita. E gira e rigira, sono sempre lì nei pressi del bivio senza capire quale strada devo imboccare. Quando mi è soltanto chiaro che l'unica strada che mi travolge col suo magnetismo sconfinato è quella che porta a te. Quant'è difficile opporvi resistenza, quanto..
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