Non so se mai leggerai queste parole. Lo scrivo qui perché non ho il coraggio né la forza di farlo davanti a te, lo ammetto.
Mi sono innamorata fin dall'inizio. Non riuscivo a credere che uno come te potesse in qualche modo interessarsi a me. Mi hai resa felice come non mai e avrei voluto fare altrettanto, ma ho un'indole fragile e mi sono lasciata trascinare dalle mie insicurezze. Ho rovinato quello che poteva essere un buon rapporto, ti ho fatto soffrire e ti ho spinto ad allontanarti incontrando le braccia di un'altra, soffrendo a mia volta. Il cielo sa quante lacrime ho versato per quello che potenzialmente avevo perso e che tormentava la mia mente ogni santo giorno. Ero al limite e così, anche a costo di sembrarti una sfigata, ti ho cercato, ben sapendo che tu avevi qualcun'altro nella testa e nel cuore.
Immagina un po' la mia sorpresa quando mi hai detto che ti mancavo e che eri pentito...
E, a questo punto, mi sento ancora più stupida! Perché, invece di dirti chiaro e tondo ciò che ho sempre provato nei tuoi confronti, ho complicato la situazione inventando balle sulla mia vita, in nome di assurdo senso di orgoglio; mi sono trincerata dietro una maschera, chiedendoti di riallacciare i rapporti e di diventare amici perché a te ci tenevo e non volevo perderti, sbattendoti in faccia però che avevo trovato un'altra persona.
Non so che fare.
Sto male, mi sento in colpa; mi sento intrappolata, come se non avessi più dove andare, senza più una meta e nessuno ad accogliermi.
Da una parte vorrei mandare a farsi benedire ogni cosa, prendere il primo treno che mi capita e venire lì da te; dall'altra ricominciano le solite paure, ancor più amplificate dagli eventi. E tu che ti chiudi nel tuo silenzio non aiuti, per niente... Per favore, togli ogni schifoso dubbio dalla mia testa. Se davvero senti la mia mancanza e non è solo un modo per tenermi come ruota di scorta, dimostramelo; altrimenti lasciati odiare, perché non ci sono riuscita e non ci riesco ancora adesso.