Mi dico di non aver paura, per impedire che il passato sia una pietra legata al collo e che mi faccia sprofondare lontano dal presente.
I ricordi sono solo fotografie di momenti andati e che tutto è già scritto, ma che sono le pagine che sto scrivendo adesso le più importanti.
Che il passato ed il futuro devono essere trattati come due impostori, perché distraggono, abbagliano, confondono.
Perché ORA è il momento migliore, nella sua difficoltà, nella sua verità, nella sua irreperibilità.
Mi sforzo di controllare la mente perché tende a distrarmi, a portarmi in posti lontani rispetto a dove sono ed il cuore si gonfia e si fa’ pesante e non voglio, non posso.
Ogni sorriso che perdo dietro la smorfia di dolore e rabbia è un sorriso in meno che posso regalare alle persone che mi amano e a me stesso.
E’ difficile ma necessario.
Lungo la strada non so cosa e chi incontrerò, ma posso elencare tutti coloro che sono rimasti alle mie spalle, che mi hanno tradito, umiliato, fatto soffrire.
A loro non posso concedere un’ulteriore vittoria, gettando l’opportunità di andare avanti con i miei arnesi logori, con i miei nervi e tendini tesi.
Se mi fermassi, se scivolassi nell’abisso del ricordo e del dolore non vivrei più, sarei sospeso in un tempo che non esiste, non cambierei il passato, non vivrei il presente.
Un proverbio arabo dice che “Il passato è fuggito, quello che speri è assente, ma il presente è tuo”, allora lotto per godermi questo presente, perché non sia una prigione ma una porta per il cielo.