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Quando ho fatto 18 anni ho scritto qua parlando di mio padre che non vedevo da 2 anni. Per i miei 20 il silenzio è stato interrotto da un messaggio, da parte di Lui.
Dopo 4 anni non nego che è stato sconvolgente risentirlo, e soprattutto rivederlo. Credevo che avrei pianto, che non sarei riuscita a parlare, ma in realtà (davanti a lui) non ho versato neanche una lacrima, volevo discutere, parlare dei fatti e dei suoi comportamenti che in passato mi hanno fatto male e che mi hanno logorato in questi anni ma lui mi ha fermato, dicendo che il passato è passato e non vale la pena di vivere nell'odio e nel rancore perché la vita è breve.
Adesso però non sto bene. Non capisco cosa provi realmente, un mix di tristezza e amarezza. Forse perché avevo un ricordo di lui come lo può avere una ragazzina.. lui è grande e grosso ma il suo sguardo è cambiato. E' uno sguardo triste e spento, non mi spaventa più, e non so più come comportarmi. Lui è cambiato, non sembra più aggressivo, non sembra più "testa calda".
All'inizio del nostro incontro mi sentivo a disagio, mi sentivo spaesata, era come se fossi con un estraneo..mi chiedeva della mia vita, dell'università, discorsi del più e del meno.
Forse il non aver detto tutto quello che mi ha fatto male, il non aver avuto la possibilità di sfogarmi non mi ha fatto benissimo. O magari se avessi parlato avrei avuto il crollo psicologico che tanto temevo.
Vorrei tanto avere una risposta da WALL - E. Le sue parole di due anni fa sono state molto confortanti.
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