Non dovrei scrivere di te, perché noi, reciprocamente,non siamo nessuno e infondo quasi non ci consociamo.Ma lasciamo da parte i dettagi, io ho licenza di scrivere di te e per te, per il semplice fatto che mi scappa di pensarti più spesso di quanto sarebbe necessario, dunque ho non solo la licenza, ma anche il diritto di scrivere di te, e per te.Eri diverso dall'ultima volta che ti ho visto, non eri piu il mio Van Gogh, non eri più bello e perduto come quel pomeriggio.Eri solo bello.E solo stanco.Ho sperato tanto di rivederti sai.Mi ricordo persino l'aria riepida di quel pomeriggio in cui ti ho conosciuto, mi ricordo in fila tutte le parole che hai detto e le facce che hai fatto.Mi ricordo che pensai che tu fossi piovuto dal cielo e che niente era stato più opportuno, più giusto.E sapevo anche però, che tanto sarebbe stato per poco, che uno come te ero fatta per perderlo in qualche maniera.E le cose sono andate come sai che sono andate...anche se a tratti ero convinta che tu avresti trovato il modo.Ma lo sappiamo infondo che io ti ho idealizzato, lo sai che quando ti ho visto non ci ho capito più niente.Lo sai tu.Altroché.Lo sai bene, tu lo hai capito dal primo momento, come me.Ma allora perché l'altra sera non hai fatto niente?era l'unico modo.Bastava un sorriso ma tu che ne sai?Tu sei bello, furbo e menefreghista, non ti importa, non te ne frega niente.E fai bene.Nemmeno a me dovrebbe fregarmene niente.Anzi io ti invidio, ti invidio perche non mi hai mai pensata, mentre io nono sono stata mai capace di toglierti da dentro la mia testa.Ma del resto sei tu quello con gli occhi azzurrissimi, sei tu quello che sa come si fa... Sei tu quello che non mi ha mai chiamata.E ci sta, anche se sei troppo limpido per essere dimenticato.Che ci costava conoscerci.