L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.
CATEGORIE
L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.
Dedica a cui stai rispondendo
Ci tenevo a raccontare questa cosa.
un po' di giorni fa ero su un aliscafo diretto all'isola d'Ischia e seduta sui posti davanti ai miei c'era una famiglia di tre persone. Due genitori molto giovani (avranno avuto 25 anni) e un bambino di 4 o 5 anni. Il viaggio durava un'ora circa e per tutto il tempo questi due hanno tenuto gli occhi incollati al cellulare. Una chattava, l'altro postava foto. Il bambino faceva di tutto per attirare l'attenzione. Ripeteva le domande almeno tre volte prima di venire ascoltato, alzava la voce piu del normale e gli veniva detto di non gridare. Ad un certo punto di è arrampicato sui sedili per raggiungere il padre, superando il sedile della madre che si è accorta dopo una vita di quello che stava facendo. Questa scena si è ripetuta due volte. E poverino, si è preso pure le parole. Ok, non avrebbe dovuto arrampicarsi sui sedili però c'è un motivo se lo ha fatto.
L'aliscafo ha attraccato e quasi tutti si sono alzati per recuperare le valigie, compreso il padre. Con il bambino è rimasta la madre che continuava a scrivere su whatsapp e lui ad un certo punto ha cominciato a parlare con un amico immaginario:
"Marco, siamo arrivati! Ti è piaciuto il viaggio?"
Questa cosa mi ha parecchio intristito.
Molti bambini hanno amici immaginari, lo so. Ma questo aveva qualcosa di particolare, di malinconico quasi. Avrei tanto voluto abbracciarlo in quel momento.
La cosa piu oscena è che il padre ha dovuto dire alla moglie/compagna di mettere le scarpe al piccolo e di uscire dall'aliscafo perché lei nemmeno ci ha fatto caso. Spero che almeno si sia accorta che eravamo arrivati.
Ci ho pensato per tutto il giorno.
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938