Quanto mi dispiace essere così chiusa, avere ancora delle difficoltà nel parlare con delle persone che conosco da più di due anni. Eppure io penso che loro non mi capiscano, che non sia solo un mio problema. È possibile che tra quelle ragazze aperte nessuna si sia mai interessata a conoscermi veramente mettendo da parte i pregiudizi? Ho sempre visto nei volti di chiunque il giudizio e la paura, e non sono riesco a capire il perché. Perché parlo con loro e poi scappano? E perché è colpa mia del fatto che io non vada dietro di loro e mi infili nei loro gruppi? Eppure ho una visione così profonda della vita, amo la pace, la serenità, tendo ad avere una mentalità aperta, accetto tutti e tutto. E poi loro mi tradiscono così, scappano o ridono di me. Ed io rimango sola ancora una volta, e mi arrangio, perché non posso smettere di fare ciò che mi piace a causa degli altri.
La verità è che il problema è dentro di me, e la società non è pronta ai problemi, la maggior parte della gente vuole divertirsi, si dedica a tutto ciò che è terreno, e non vuole saperne niente della vita, però poi finisce col farsi la guerra. La guerra, questa parola così crudele, che sorge all'improvviso, a causa di cosa poi? Di un pregiudizio, a causa del semplice fatto che non si ha avuto la voglia di conoscere una persona e di accettarla con i suoi pregi ed i suoi difetti, impossibile negarli. Se non si inizia da qui, se non si fa un passo verso l'altro, è normale che ci siano dei conflitti.