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Sono stata ad una festa lo scorso sabato.
Certo non era la prima a cui andavo, ma di sicuro la prima in cui mi sono sentita talmente male da voler sprofondare sotto terra per la vergogna.
Vergogna di cosa? Del mio aspetto.
So cosa state per dire. Ho 'solo' diciotto anni, è normale non accettarsi, se non piaci prima a te stessa non puoi piacere agli altri.
La realtà però è che non è affatto normale.
Ero circondata da diciottenni che erano sicure e bellissime, delle donne affascinanti e sensuali che sapevano ballare, erano vestite alla moda, si divertivano e non avevano paura di mostrarsi disinibite perché stavano bene con loro stesse.
Ovviamente erano tutte magre come fuscelli.
Poi ecco il momento dello sciacquone: arrivo io!
Sono sovrappeso fin da quando ero piccola.
Nessuna delle mie amiche me lo ha mai fatto volontariamente pesare, ma non importa, perché mi torturo per la maggior parte del tempo da sola.
Una fastidiosa voce nella mia testa mi dice che rimarrò sola, che tutte le mie amiche stanno vivendo tutte le esperienze belle dei diciotto anni che io non vivrò mai perché sono una balena asociale, insicura, introversa e imbranata.
Come avrò già scritto almeno centinaia di volte su questo sito, non ho mai baciato nessuno.
Dico che non mi pesa ma non è vero, cerco di mentire a me stessa per sentirmi un po' meno patetica con il solo risultato di odiarmi ancora di più.
Non sto cercando l'amore, è qualcosa in cui non credo.
Ma sono circondata da ragazze fisicamente attraenti e al limite della perfezione, e mi sento come uno schifo di anatroccolo sovrappeso in mezzo a cigni flessuosi e snelli come giunchi.
E' una frustrazione continua.
A volte mi chiedo se c'è qualcuno nella mia stessa situazione, e se c'è come riesce ad affrontarla.
A me viene da piangere anche solo a scrivere queste parole e mi sento una ragazzina stu**da che non sa gestire le sue emozioni.
Sapete, ci sono volte in cui mi guardo allo specchio, per esempio prima di entrare in doccia, in cui non mi sembro così male anche se sono grassa, mi sembra di avere una mia sensualità e un mio fascino. Ma poi mi guardo meglio, tocco i rotoli di pancia e le braccia e le cosce troppo larghe e mi sento malissimo.
Al mondo conta solo la bellezza, è una cosa di cui sono fermamente convinta. Non è una visione triste della realtà secondo me, cosa che invece molti mi hanno detto.
In fondo il concetto di bello esiste da sempre, e fondamentalmente è universale, perché il bello soggettivo è qualcosa nato in epoca moderna.
Il bello perfetto c'è sempre stato.
Continua tutt'ora, e lo incarnano modelle graziose, magre come spighe, con la pancia piatta, glutei sodi e seni fermi.
Mi sento terribilmente inadeguata ogni volta che esco fuori casa.
Mi sento a disagio a pensare che le persone possano guardarmi e notare tutti i difetti che vedo io.
Mi sento male nell'accorgermi che a scuola, nei corridoi, una persona mi guarda. Allora mi verrebbe voglia di scavare una fossa nel cemento del pavimento e seppellirmici dentro.
Nella mia vita passo in continuazione da una fase di rassegnazione ad una fase di falsa accettazione ad una fase di pianti continui, sconforto, depressione.
Sono delle cavolo di montagne russe su cui non ho mai deciso di salire.
Se qualcun altro si ritrova nelle mie parole, o ritrova il ragazzo/ la ragazza che è stato/a da giovane, lancio un appello.
Per favore, qualcuno mi dica, come si scende?
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