A volte no, si vorrebbe essere perfetti. Non cedere a nessuna debolezza. Vincere con le sole proprie forze. Certi gesti, certe parole (che neanche si pensano) dovrebbero essere taciuti. Sempre a volte, però, si combatte con mostri troppo grandi per se stessi. E non ci si diverte affatto a far intendere chissà che. Succede, tuttavia, anche ai più forti di vacillare. Di cadere. Magari ci si aspetterebbe da terze parti una tal comprensione, non una chiara giustificazione, né un'assoluta o non voluta benevolenza. Solo empatia invece che tane di lupi famelici in cui incappare. E non è facile, ad essere un po' più deboli ci si ridurrebbe maluccio per onestà intellettuale. Ma sempre per dovuta onestà le persone intelligenti sanno assumersi tali responsabilità, anche se poi non hanno peccato di granché a volerla dire tutta, se non di blande e astruse parole. Invece...