Spero che ogni tanto il "più di te" si ricordi di "colui che", quel briciolo disseminato tra le varie sponde di un ruscello ove tu ne rappresenti la sorgente. Quel granello spesso fuoriesce dalla mia ragione e si ferma solo ad ogni tuo premuroso ascolto… Non di rado i miei versi sconfinano il tuo mondo, ti cercano ovunque senza presunzione, vorrebbero frugare le tue grate ponderazioni ricche di un sale iniettato dal mistero… Alzati e corri anche più lontano dove il tempo ha già inchiodato i tuoi ostacoli, esprimi i tuoi progetti, desideri e sentimenti, rimani convinta che un giorno deluciderai il tuo capire su queste mie spontanee storie, spero che ti diano particolare buon umore e sgorgano dai tuoi occhi anche le più emozionanti GOCCE di affabilità… il mio non è uno sfogo e nemmeno un momento inconsueto, ma solo una minuta ARTE di chi ogni giorno percepisce senza fatica, ma con umile e impegnativa emozione il desiderio di rivederti e udire la tua VOCE, per me inconfondibile… forse queste mie poche parole non sono sufficienti a divulgare un sorriso costante, manca infatti il tuo colore principale per far emergere appieno il brillare intenso del tuo dipinto migliore… in te gli occhi continuano a girare dall’altra parte e pertanto bacchettano ogni mia prosperosa idea così da sprofondarmi nel tuo stesso mistero… pur se castigato cerco di non far emergere alcun sopravvento perché resta ancora perenne la mia idea sulla tua oculatezza e limpidissima precisione… ascoltami come raramente hai percepito… a TE…