Che complicati sono i rapporti umani. Quando si vengono a creare quelle situazioni che portano a tensioni e silenzi. Dopo mesi ti rivedo. Quante cose ti avrei voluto dire. Ti avrei voluto dire che ti penso ogni giorno, che prima di addormentarmi ti parlo, sola, nel mio letto. Come stai? Cosa fai? Mi pensi ogni tanto? A cosa pensi? Cosa provi per me? Questi tuoi silenzi. Quei tuoi occhi che non mi guardavano. Quei tuoi evasivi "tutto bene" che nascondono un mondo. E poi quello sguardo che non so decriptare. Non so cosa provo nei tuoi confronti, dopo tutto questo tuo astio a mio giudizio immotivato nei miei confronti. Non mi vuoi più, anche se so che hai bisogno di me, come io di te. Mi manca quella che eri un tempo: felice, spensierata, allegra, un po' fuori di testa. Non ho mai capito cosa ti passasse realmente per la testa, e avrei dato tutto per saperlo, per condividere con te tutto. Perché meno qualcuno ci vuole più noi lo bramiamo? Perché mi sento così inevitabilmente legata a te? Mentre me ne stavo lì ti avrei voluto dire che mi manca come mi riempivi le giornate. Mi mancano i tuoi sorrisi, la tua risata, le cose matte fatte all'ultimo minuto. Ti avrei voluto dire che avresti dovuto scegliere me, almeno una volta. Ti saresti dovuta fidare, almeno una volta. Che tu non lo sai, ma conosco i tuoi segreti e non mi importa. Ti avrei voluto dire che sarai sempre una parte di me e che se mi vorrai, se avrai bisogno di me, sempre al tuo fianco mi troverai. E invece non ho detto nulla. Ho tolto te dall'imbarazzo e ho evitato a me l'ennesima umiliazione. E così andiamo avanti, senza parlare, portandoci ciascuna dentro il peso delle cose non dette. Se solo avessimo il coraggio di abbassare un po' le nostre difese... Quanti rapporti più veri guaganeremmo!