Ogni tanto il pensiero ritorna da te.
Sono trascorsi anni, molti anni, eppure il tuo ricordo ricompare, anche perché capita di incontrarci; in fondo non siamo così distanti geograficamente parlando.
Mi chiedo come sarebbe stato tra di noi...
Una storia non vissuta e mai iniziata, o meglio vissuta solo sul virtuale con tutte gli errori e le incomprensioni possibili che quegli ambienti comportano.
A volte penso che aldilà di tutto è mancato il coraggio da parte di entrambi di parlarci chiaramente, vis a vis, e tutto si sarebbe risolto in positivo o in negativo, ma avremmo dissolto i nostri dubbi e trovato una risposta. Di fatto così non è stato, nonostante le 1000 occasioni che la vita ci ha offerto. Bastava poco, un semplice passo in più, né io né te lo abbiamo fatto: tu perché ti sei sentito offeso e respinto, io per orgoglio.
Aldilà dell'orgoglio, la verità è che la vita ha remato contro in tutti i sensi impedendo in quel periodo una storia. Non è stato un bel periodo, uno dei più tristi della mia vita.Nell'arco di un quinquennio ho perso tutto quello in cui credevo, la vita non mi ha risparmiato niente lasciandomi il vuoto intorno.
Non hai saputo e non saprai mai ciò che è successo e questo ci ha allontanato definitivamente, creando mille incomprensioni.
Forse è stato meglio così, involontariamente ti avrei creato solo problemi, di certo non avrei potuto amarti come tu desideravi.
E allora perché ogni tanto il pensiero ritorna a te?
Credo sia il rimpianto di una storia non vissuta, che aveva tutte le caratteristiche di quella possibilità che avrebbe potuto cambiare il corso della vita.
Ma, di fatto esiste un destino e questo non si può deviare; qualcuno al di sopra di noi decide e muove i fili del nostro cammino. Tutto è scritto ancor prima della nascita.
Che cosa è rimasto?
Un ricordo, un amore rinchiuso in un cassetto o forse, per te, semplicemente niente.