Non paragonate la vostra sofferenza a quella degli altri e non giudicate la sofferenza degli altri guardando alla vostra. Nessuno conosce il dolore di chi ci sta accanto, il peso del passato, il rumore che può fare una sola parola in un cuore silenzioso, la ferita che può essere provocata da una banalità a chi già sta in piedi a fatica.
Non dite che comprendete qualcosa che non conoscete a fondo e che non avete vissuto, alcune esperienze si possono capire solo passandoci attraverso.
Non giudicate la vita degli altri per quello che appare, davanti ad un sorriso può nascondersi un inferno, una persona che non perde il controllo o che vi sembra abbia ciò che voi magari non avete mai avuto non è necessariamente una persona felice. Non sprecate parole per dare consigli non richiesti. Non credete mai che per gli altri sia semplice. Non è semplice per nessuno. Per alcuni forse è più facile, per altri meno, alcuni hanno più fortuna, altri meno ma non è semplice, no.
Quando non sapete che dire, non parlate.
Quando non sapete cosa fare, mettetevi a disposizione.
Meno parole, più abbracci.
Tanti abbracci che parlano senza proferire parole.
Tanti abbracci che vogliono dire "io ci sono e sono qui per te".
Basterà.

( Laura Messina )