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Dedica a cui stai rispondendo

21.30
Mi sentivo strana irrequieta, bisognosa non so bene di cosa.
Sono uscita sentendo la necessità di muovermi di calmarmi e pensare, pensare...
Di sicura non ero ubriaca, non bevo mai.
Al parco tre uomini prestanti sulla trentina.
Tutti alti, forti, aspetto curato.
Si voltano mi guardano; uno mi lancia uno sguardo morboso, un altro accenna un sorriso studiato, malizioso. L'ultimo, il più virile, incrocia le braccia e mi segue ostinatamente con lo sguardo; non mi guarda in faccia, osserva i fianchi, l'andatura, le curve. Non dice niente.
Sento il passo più instabile, rallento la corsa involontariamente, mi sento tesa.
Quante volte mi é capitato? quante volte ho detto no? tiro avanti come mio solito ma pochi metri.
Mi volto lentamente, un po' per rabbia un po' per sfida, stavolta non mi va di passare oltre.
Adesso sorridono con un atteggiamento più rilassato, il più duro ha ora le braccia lungo i fianchi.
Resto così inebetita fino a quando uno non inizia ad avvicinarsi.

24.00
La luce flebile per non inciampare, non voglio guardarmi ora.
Mi siedo, sono stanca, nervosa ma non riesco a piangere e penso, penso...
Sembra non sia cambiato niente la testa è sempre in uno stato di iperattività.
Indugio un attimo su ricordi freschi, sorrido compiaciuta, senza pensarci faccio delle smorfie strane con la bocca.
Di nuovo il mio sguardo è corrucciato, osservo il tavolo, tiro un pugno! stasera non c'è nessuno che può sentirmi.
"Dio santo quanto mi odio!" penso.
Mi alzo mi osservo allo specchio nella penombra: le narici dilatate la bocca serrata senza pietà, lo sguardo torvo e stanco. "Ti odio lo sai?" penso "fai schifo. perché fai così ?".
Continuo a svalutarmi fino a quando il mio dialogo interiore si fa più mite, nei miei pensieri un'ombra di pietá, ben lontana dall'accettazione.

04.30
Non riesco proprio a dormire. Cosa gli dirò? glielo dirò?
È l'uomo perfetto: comprensivo, premuroso, aperto, disponibile, gentile.
Questa perfezione di carattere non fa che aumentare i sensi di colpa e per un attimo odio anche lui.
Con lui una relazione puramente sentimentale, l'ho deciso io, volevo aspettare.
Chi glielo dice ora? cos'è cambiato?
Ho iniziato a sentirmi più bella. Ho naturalmente delle curve generose, da quando mi sono rimessa in forma poi mi sono montata la testa, sono in uno stato di perenne esaltazione e gli uomini non si fanno problemi a guardarti: "Dio quanto li odio!"- è diventata una nenia ormai.
Penso a lui, credo aspetterò che le emozioni si acquietino un po', deciderò, ormai è fatta.