Tenero amore mio,
due settimane fa ho saputo che lui c'era. Il mio peso aumentava e mi chiedevo perché
Le sigarette mi davano la nausea e mi chiedevo perché.
La mia voglia di carboidrati si era quadruplicata.
Allora, mi sono guardata allo specchio e ho capito perché.
La prima contrazione. Il primo movimento fetale.
Ero così felice, piena di gioia, al settimo cielo. Mi sembrava di toccare le nuvole.
La notte coprivo la pancia, tenevo sempre nostro figlio al caldo e poi mettevo delicatamente la mano sul ventre. Aspettavo una certezza, una conferma che lui fosse vivo, che esistesse, che non fosse una mia fantasia.
Durante un bel pomeriggio sotto le coperte e davanti il caminetto è arrivata la seconda contrazione.
Allora, mi sono detta: "Esiste, esiste davvero!"
Ma tu hai deciso per entrambi. Tu sei stato vittima e carnefice, crudele come sempre ti sei privato della mia e della tua felicità. Avrei insegnato a nostro figlio l'amore, il rispetto, i valori e l'avrei portato in una di quelle palestre in cui mi piace tanto andare. Ma al contempo l'avrei lasciato libero di inseguire i suoi sogni. Come ho lasciato sempre libero te. Di andare via. Ma tu appari e scompari e ogni volta mi lasci sempre più sconvolta di questa storia, di questo immenso, grande amore che sembra non finire mai.