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In fondo in fondo ti cerco sempre in ogni cosa, ma non ho colto più segnali, se non il muro, il vuoto, il nulla, che di per sé è un segnale potentissimo per come mi arriva e per l'effetto che mi continua a fare, nonostante tutto. Sei stata brava a metterti nella condizione di riuscire a lanciare quest'ultimo anatema, che non so se significhi superamento indifferente, barriera respingente, trappola. Nessuna di queste alternative mi appassiona, ma credendo che le altre due alternative siano troppo stupide per te, scelgo di pensare che con un ultimo sforzo hai raggiunto l'indifferenza, un po' perché lo ritengo corrispondere ai tuoi ideali e massime aspirazioni, un po' perché io lo trovo rassicurante e confortevole, come può essere rassicurante e confortevole la prospettiva della morte naturale rispetto a quella del suicidio o dell'omicidio. Mi fa sentire apparentemente meno odiato, più "perdonato", anche se so bene che il vuoto che hai messo tra noi nasce dai sentimenti esattamente opposti che albergano in te. Mi illudo doppiamente, associando questa attribuzione di comodo alla consapevolezza di averti restituito la mia chiusura inevitabile ma affettuosa, e mi convinco così di averti di nuovo sfiorata, toccata, abbracciata, baciata, posseduta. So benissimo che non può essere così, perché l'ultima parola doveva essere la tua, per te non ci sono più altre parole, azioni, intenzioni, emozioni, non c'è più niente, non c'è più nemmeno la vendetta, il rancore, il vero e il falso, il buono e il cattivo, il giusto e lo sbagliato. Non hanno più senso. Pure il muro si è sgretolato, non deve proteggere più nulla perché il demone, annichilito, non c'è più, l'orizzonte è libero e spazi sconfinati stanno tornando a pulsare di nuove forme di vita. Sterilizzato tutto. Hard reset. Ma questa è soltanto la superficie delle cose. Dentro a queste parole che non ti arriveranno mai ci sono io, e io sono un motore, altro da te, che continua a girare. Tu non lo sai ma quel motore, che in questo istante continua ad essere alimentato proprio da te, non gira a vuoto ma continuerà a distribuire la mia energia nel tuo stesso mondo, e parte di quell'energia, indipendentemente da dove, quando e come, ti incontrerà e ti sfiorerà, ti toccherà, ti bacerà, ti possiederà, e io nemmeno me ne renderò conto.
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