Mi manchi tanto zio, non sai quanto. Entrare nella stanza e vedere la sedia su cui ti sedevi sempre vuota fa male al cuore. Non ti ho mai considerato mio zio, ma il mio secondo padre. Sei stato colui che mi ha insegnato i numeri in francese, colui che mi ha insegnato a giocare a carte coluo che mi affascinava con le sue storie sulle sue gare in bici; e ora sapere che mia madre vuole darmi la tua bici mi fa sentire bene perché é come se ti portassi con me. É stato veramente inaspettato quando la tua malattia ha vinto, quando hai smesso di ricordarti di noi tutti e ci hai abbandonati una notte. Sei diventato in un secondo un mio ricordo, sapere che non avrei mai creato altri ricordi con te mi ha fatto stare male. Quando seppi della tua morte mi ricordo che mi chiusi in camera e piansi, mi dispice non averti salutato. Spero che tu mi stia guardando e che tu sia fiero di me. Ti voglio bene zio