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Oggi è un anno dall'intervento ai polmoni di mia madre. Una diagnosi che spiazza e che in un momento cambia tutto, terrorizza e fa capire l'inestimabile valore del tempo e della vita.
Non è un caso che mi sia riavvicinata a te in quel frangente.
Ho in mente quella mattina quando, dopo aver lasciato mia madre in ospedale cercando di tranquillizzarla ma avendo dentro tanta paura, andai all'ecoteckne e tanti ricordi legati a quel luogo riaffiorarono come flash: discorsi, baci, abbracci nella tua A3, a scienza dei materiali, fuori dal museo..
immagini cariche di nostalgia, di ciò che è stato e poteva essere, riaffiora il tuo pensiero e con lui la voglia di sentirti.
A differenza di altre volte non fermo questo desiderio, mia madre è in ospedale e chissà come andrà, la vita sfugge all'improvviso e davanti a questa constatazione niente può fermarmi da quello che sento di voler fare.
Ricordo così di averti inviato una foto dell'edificio di economia, tu eri a Bologna (con Simona ?!) e io avrei voluto essere tra le tue braccia in quel momento, anche se tu non lo sai, e ancora non sai quello che è successo.
Dopo qualche giorno riparto, ci sentiamo, e quando ritorno andiamo a cena all'aretè. Ti osservo mentre parli, le tue espressioni, la tua voce, i tuoi occhi, sei sempre bellissimo e il mio disagio va via in poco. E poi mi fai sempre ridere e sento di volerti vicino. Dopo ci baciamo e il tuo profumo e il tuo sapore mi inebriano. Pensavo di averti dimenticato ma invece è come se i tanti anni in cui non ci siam visti non siano mai passati. Sono cambiate tante cose ma sei sempre tu, sono sempre io, quei baci dicono più di tante parole e la nostra interazione fa scintille.
Ma non mi chiedo cosa sarà, tanto non lo posso e non lo voglio sapere. Quante domande inutili mentre il tempo passa e mai tornerà, mando via i pensieri e la voglia di controllare, in fondo non controlliamo nulla.
Mettendo da parte del rancore inconsciamente covato per un passato in cui non mi sono sentita scelta e amata, nel trambusto di quel periodo abbasso le barriere che avevo messo verso di te, lasciando fluire quello a cui è inutile e insensato opporsi, ovvero un sentimento raro, forte e prezioso, fatto di amore, passione, dolcezza, stima, complicità, risate, gioco, condivisione, supporto.
Ti ringrazio per essermi stato vicino in questo periodo in cui ho constatato che ciò che ritenevo sepolto era in realtà come brace che con un po' di ossigeno è divampata in un fuoco che arde più di prima.
Sento un legame che va al di là di tutto e soffro a non poterlo esternare come vorrei. Ho in me una solida certezza, quella che per me nessuno sarà mai come te. ti amo.
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