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Un giorno Bobha, un uomo molto evoluto spiritualmente, si trova a passeggio con Dio nei mondi astrali, discorsi sempre sublimi e trasparenti solo che da qualche giorno mostra qualche segno impercettibile di un piccolo qualcosa di sottilmente struggente e malinconico, qualche piccolo frammento di nostalgia che non può non essere notato da Dio che scrutandolo apparentemente di sfuggita gli chiede:Bobha, ho sete, sono un poco stanco, andresti a quel torrente a prendermi dell'acqua, là sulla Terra, sei un giovane forte ci metterai un momento, vai ti aspetto qui.
A Bobha non sembra vero di poter fare una cortesia a Dio e si incammina subito, cammina cammina arriva giù nella pianura verde e rigogliosa dove scorre un magnifico torrente di acqua fresca proveniente dalle stupende montagne sacre dell'Himalaya, e mentre riempie la sua piccola anfora vede in quel momento come una folgorazione, la più affascinante fanciulla del villaggio dagli occhi grandi e dal corpo così sinuoso da rimanerne incantato, lei risponde con un sorriso talmente magico da farlo rimanere immobile come un cerbiatto di fronte alla tigre, senza più scampo; subito si offre di portarle la brocca fino al villaggio e immediatamente Alìa ne approfitta per presentarlo al suo dolce e saggio padre e alla sua famiglia.
In breve tempo i due bellissimi giovani si sposano e nel giro di qualche tempo coronano il loro Amore con 3 stupendi bimbi che allietano dolcemente le giornate a loro e al villaggio intero.
Passano gli anni serenamente e con i soliti impegni che la vita propone, Bobha rientrando un giorno dalla jungla dopo aver raccolto più frutta e legna possibile nota che i monsoni montano da nord con nubi dal colore inchiostro e con una rapidità classica per la loro natura cominciano a rovesciare dal cielo una infinità di pioggia... sua moglie sempre puntuale non si vede, Bobha presentendo qualcosa che non và, comincia a camminare verso il ruscello ma la pioggia é diventata torrenziale, esagerata, spaventosa, Bobha comincia a correre, incontra alcuni abitanti del villaggio che impauriti e in tutta fretta risalgono dal torrente terrorizzati, lo mettono ancora più in apprensione e le urla lo fanno correre, il torrente é straripato, dall'alto della catena montuosa più grande della Terra é arrivata un onda di piena, sta portando via tutto, le grida di aiuto arrivano alle sue orecchie come frustate, la sua corsa é disumana e il suo cuore allo spasimo, arriva e si trova di fronte a una scena raccapricciante, molte persone intente ai loro doveri quotidiani colte di sorpresa che annaspano fra quelle acque veloci impetuose che non lasciano scampo e possibilità alla debole forza di un uomo, ma quando Bobha vede la sua dolce moglie e i suoi 3 stupendi figlioli inghiottiti dalla corrente non tarda a gettarsi in quella lotta impari, cerca di afferrare la moglie che a sua volta trattiene i figli, gli occhi, quegli occhi pieni di terrore, non ce la fà, non ce la fà l'acqua gli entra nella gola, con forza nelle orecchie é un boato, i suoi cari gli vengono strappati dalle mani, annaspa lotta solo per un attimo per la sua vita, poi più nulla, più nulla, più nulla...
Un dolore enorme per aver perso oltre alla propria vita anche quella della sua amata, dei suoi dolci bimbi è ancora più lacerante della morte stessa sopraggiunta in pochi attimi, silenzio,... pace…….. riapre gli occhi ed é tutto come prima, il ruscello, un sole stupendo, rimangono solo i suoi occhi spaventati... la paura...la profonda angoscia …..in quel momento una mano sulla spalla... é Dio... Bobha trasecola, ora ricorda, doveva prendere dell’acqua da bere per l’Infinito Dio ma sulla Terra son passati ben 6 anni…………è tutto più soave,….. quello che vede intorno a quello che prova ora nel cuore:-una vera Pace infinita, nota con gioia e stupore la moglie che prende dell'acqua nell'anfora e vede i bimbi che ridono giocando a spruzzarsi l'acqua addosso, persone intente ai loro doveri quotidiani gli sorridono e Dio che gli dice sorridendo:Ma Bobha, è circa un’ora che ti aspetto… allora mi hai portato o no quell'acqua, ho sete...
In quel momento Bobha si rende conto della lezione Divina, malgrado una evoluzione spirituale elevatissima si rende conto che di fronte a Dio, l’Eternità stessa, l’Infinito che non ha limiti alcuni, Bobha è piccola cosa, un piccolo frammento che fa parte di un grande disegno universale e malgrado ciò nella sua quasi trasparente anima c’era un piccolo nèo, un ultimo desiderio di ricongiungersi con un antico amore che non poteva sfuggire al Padre di tutte le genti, immediatamente accontentato non poteva sfuggire alle leggi della Terra che comprendono inevitabilmente nel corso di una vita umana, la gioia e il dolore che dobbiamo attraversare per tornare finalmente a casa………
Loving, Bob
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