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Dedica a cui stai rispondendo
L’aspetto intrigante della vita
Semisdraiata come un gatto, ti accolgo come ogni giorno in laboratorio.
Tu sei il mio pittore e datore di lavoro, da quando ho risposto all'annuncio in cui chiedevi una modella per un tuo quadro.
I requisiti erano pochi, ma lineari. Volevi una donna disposta a spogliarsi.
Sei arrivato al primo appuntamento con forte ritardo.
Una camicia con le maniche rimboccate, i riccioli scompigliati, l'aria convinta e fiera.
Mi hai chiesto la disponibilità di orario, ci siamo accordati subito. Non hai neppure commentato il mio fisico.
Quello non ti interessa, lo hai detto subito.
Tu vuoi un corpo da ritrarre, niente di più.
Le prime lezioni ho posato vestita, per impostare una base.
Mi paghi bene per questo lavoro.
Entri, mi saluti, ti togli la giacca e infili il camice, poi inizi a dipingere.
In silenzio.
Preferisci che io guardi verso di te, non nel vuoto.
Non mi costa fatica.
Oramai sono mesi che vengo qui e non me ne andrei più.
Mi hai fatto togliere lentamente i vestiti, uno ad uno,
per dipingere ogni singola parte del mio corpo.
Questa io la reputo una mossa furba, ma non te lo dirò mai.
Sembra che quel pennello lavori instancabilmente sulla tela.
Hai sempre un'aria molto assorta nel tuo lavoro.
A volte non trattengo un sorriso,
tu mi guardi, sposti la testa da un lato e mi zittisci con una smorfia
come per dire
"Eh no, così non si fa..."
Provocatore...
Allora mi impegno a non mollare la presa dei tuoi occhi
e lì mi accorgo che vacilli.
Nel silenzio della stanza
deglutisci.
Ti sento, sai?
Quello è il momento più convulso e fremente,
perchè so che mi stai pensando da uomo,
e non da pittore.
Il mio respiro si fa più febbrile,
la carne si inturgidisce
sento il mio corpo ritrarsi flessuoso
e le gambe schiudersi un poco come i petali di un fiore,
le guance arrossarsi, ma so controllarmi bene.
Ti guardo senza sosta, come vuoi tu.
Mi accorgo che il mio corpo
è superiore a qualsiasi offerta dell’universo al suo culmine,
sono abbandonata e rilassata ormai e do il meglio di me,
ma la tua furia è visibile.
Hai il respiro mozzo
non dici una parola e invece di fare ciò che pensi,
come vorresti,
fai l'amore con quella tela.
Poi, quando sei esausto, mi dici
" per oggi basta, grazie",
con la voce densa e priva di debolezza.
Mentre mi rivesto, ritiri la tua roba e so che quando ti porgo le spalle,
mi stai osservando.
Quando ci salutiamo mi guardi con occhi burrascosi
e hai le labbra quasi contratte,
ti passerei le dita sopra per darti sollievo,
so che sarebbe fatale... ed evito di farlo.
E ogni giorno si ripete uguale.
Non ci incontriamo mai fuori da questo laboratorio,
dove siamo soli e liberi.
Potresti tutto...
ma ti trattieni,
diluisci l'acume della bramosìa
in una iniezione di veleno quotidiana
che ti riempie di esplosivo,
il desiderio, una energia soppressa che sfoga in arte sublima.
Quando mi sento privata della sensazione di conquista
ti basta imprigionare le mie pupille con magnetismo
e dirmi "Brava... così..."
Lo fai apposta, perchè mi vuoi vedere morire
di ardore.
Questo gioco ti inebria, ti stimola,
ti infervora, ti infiamma.
E non c'è niente di più bello.
Perchè tanto io lo so che
tu,
quel quadro,
l'hai già finito.
La natura maschile:- Certo che è molto bella,... non abbiamo mai parlato...
un altra modella con l'artista idealizzato, non tentare la sua conquista mi rende ogni giorno ancor di più desiderabile... mah, il mio ruolo mi impedisce di compiere qualsiasi azzardo… !
Alcune settimane dopo si congedarono l’un l’altro con estrema “serietà” freddezza e professionalità...
Ciò che poteva essere non sarà mai più ed è questo l’aspetto più affascinante e intrigante della vita.
Loving Bob
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