Posso soltanto avere l'onore di dirti che venerdì eri qualcosa di clamoroso con quel girocollo nero? Oppure che con quel vestito sabato sera alla cena di gala eri meravigliosa al punto da farmi commuovere e onestamente non mi sono ancora ripreso?

Stai tranquilla queste non sono avances, amore mio, e non hanno niente a che fare con il sesso:
io ormai sono oltre il corteggiamento, oltre gli approcci; sono ormai arrivato alla contemplazione e forse anche alla venerazione, chissà...

Nessuno lo sa meglio di me eppure mi sento in colpa lo stesso: perché sei bella da morire e non riesco a trovare un modo di dirtelo che mi renda diverso da uno qualunque, uno qualsiasi...

Forse è questa la lezione che devo imparare: per quanto ci sforziamo tutti di essere diversi, di essere speciali, davanti a certi spettacoli siamo tutti così stupidi, così banali.

Davanti a un tramonto sul mare, a un chiaro di luna, a un cielo stellato diventiamo tutti ugualmente piccoli.

E allo stesso modo, davanti allo scintillio dei tuoi occhi, alla perfezione del tuo viso, si può solo dire: "Accidenti tesoro, quanto sei bella!"

Poi si va a dormire con la speranza di ritrovare il giorno dopo qualcosa che anche solo si avvicini a un simile capolavoro. Ma purtroppo o per fortuna, Meraviglia, di te ce n'è soltanto una...