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Bellissima storia ❤️
Il vecchio passava e guardava la vetrina ogni giorno. Non so perché, ma lo associavamo a qualche questione legata a un libro. Magari non gli bastavano i soldi per comprarlo, oppure pensavamo che stesse cercando un libro per un nipote, aspettando il compleanno per poterlo portare.
Dal caffè di fronte vedevamo tutto. Per molto tempo è diventato l’argomento dei nostri dibattiti. I caffè sono i luoghi ideali dove persone di idee diverse possono discutere di cose che, nella realtà, non riescono o non vogliono cambiare.
C'era una storia in quell’uomo che si fermava davanti alla vetrina, e sentivamo che dovevamo scoprirla.
Un giorno, mentre parlavamo di lui, che ormai ci aveva dato una sorta di ragione per esistere, il cameriere ci ha raccontato:
"Vive all'angolo di casa, era un hachero (taglialegna), ha passato tutta la vita in campagna. Poi si è ammalato, e un deputato gli ha procurato una pensione. Ora vive da solo. La sera si siede su una panchina bassa sul marciapiede, prepara il mate con erba e zucchero, e lì passa il tempo, tra vivere e sopravvivere. Ma eccolo qui..."
C'erano molti dettagli, molti spunti. Quella mattina, quando l'ho visto, mi sono avvicinato e mi sono fermato accanto a lui.
Dopo i saluti di rito, gli ho fatto una domanda diretta:
"Che libro stai cercando, nonno?"
Lui ha sorriso. Un sorriso ruvido, come il suo viso e le sue mani, segnati dal lavoro e dal tempo. Con una voce rauca, impregnata di tabacco, ha risposto:
"No, non cerco niente. Non so leggere. Mi piace vedere le figure e i colori, tutto qui."
L’ho salutato e ho continuato per la mia strada.
Al tavolino del caffè abbiamo iniziato a parlare di cosa fare. Naturalmente, la conversazione si è trasformata in una discussione su giustizia sociale, educazione, e sulle grandi domande della vita. Parole, parole e ancora parole, ma alla fine, concretamente, non si riusciva a fare nulla.
Un giorno il cameriere mi ha detto che una maestra portava gli anziani nella sala della chiesa per insegnare loro a leggere. Così sono andato da lei, e lei è andata a cercare il vecchio.
Passò del tempo. Noi eravamo ancora al caffè, intenti a fare nulla, mentre il vecchio continuava a passare e fermarsi davanti alla vetrina della libreria.
E poi, un giorno…
Un giorno il vecchio è entrato nella libreria. Lo abbiamo visto uscire poco dopo, con un pacco in mano e un sorriso sul viso. Un sorriso di quelli che nascono da un traguardo raggiunto.
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