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Dedica a cui stai rispondendo

Penso a quant'ero felice...
tra le tue braccia, sotto le lenzuola pulite,
com'era dolce darci la mano e ascoltare la musica in silenzio...
giocavo con i tuoi capelli,
mentre le tue mani si insinuavano morbide sotto la maglietta...
dormire abbracciati, nasconderci sotto le coperte calde
... sentire la pioggia che batte contro il vetro...
la prima volta che qualcuno ha toccato il mio corpo...
la prima volta che ho fatto l'amore...
la musica, in sottofondo, e la luce di un lampione che ti illuminava il viso...


... ricordi...


-quando diventi maggiorenne vieni a vivere qui vero?
-(rido, scrollo le spalle)non posso venire prima?
-come fai a essere così bella?
-(sorrido, timida) non lo so...


dalla finestra stava sorgendo il sole,
un pallido sole di novembre...
non riuscivo a dormire, quella notte.
ti guardavo e mi chiedevo perchè eri cosi maledettamente bello...
cercavo di addormentarmi, ma i miei occhi cercavano sempre i tuoi...


... altri ricordi...


-(apri gli occhi)bambolina! sei già sveglia?
-(imbarazzata) si... beh... non riuscivo a dormire...
-(sorridi)vieni più vicino, dormiamo ancora un pò!
-(mi stringo a te)... (finalmente mi addormento.)


ormai vivevo solo per quei momenti, tutto il resto era come sfumato rispetto a te.
prendevo l'autobus e contavo le fermate che mi separavano da te...
mi ricordo quando dovevi venirmi a prendere a scuola...
quel giorno non me lo dimenticherò mai,
è stata la prima volta che mi hai lasciato sola.
trascinare lo zaino, con la rabbia nel cuore,
con le lacrime che riempivano gli occhi...


... ricordi che fanno male...


-perchè non sei venuto?
-mi sono dimenticato.
-(trattengo il respiro)io ci tenevo.
-(mi guardi dispiaciuto)dai, bambolina la prossima volta vengo...


sopportavo.
ero la tua ragazza, la tua bambolina, quella ke dicevi di amare, la tua vita...
a me importava solo questo.
noi due, due ragazzi normali, crescevamo insieme,
con te ho fumato la prima sigaretta,
sono andata a ballare il sabato, con te ho fatto l'amore,
con te ero me stessa.
con te ero felice.
sembrava un sogno, una favola...

poi è arrivata lei.

è scivolata nelle nostre vite come una pioggia in estate:
piano, ma lasciando segni profondi.

lei, la droga.

com'era difficile...
sorridere a una compagna di classe, farmi raccontare del suo ultimo fidanzato...
guardarla mentre corre in giardino a fare merenda...
frugare nella cartella, nel cappotto... prendere anche solo diecimila lire.
correvo in bagno e piangevo...
com'era squallido...
andare a trovare la nonna, prendere una fetta di torta al cioccolato...
ritrovarmi con le mani tra le sue pellicce, il cofanetto dei gioielli, il portafoglio...


... frasi... parole...


(tra le lacrime)-abbiamo finito anche le monete...
che ca**o facciamo adesso?? devi trovare un lavoro...
(mi abbracci) -si, qualcosa lo troverò... non mettermi fretta.
-io non ce la faccio più, mi sento uno schifo
-bambolina, tu sei la mia vita. se mi ami devi aiutarmi.


e ti aiutavo, a costo di perdere tutto.
le sentivo le mie amiche... parlare di me,
quella sta col tossico, quello col dente spaccato...
secondo me si fa qualcosa anche lei... guarda che occhi...
si, comunque sono fatti suoi... si sta rovinando...

... e i professori, un disco rotto...
rischi la bocciatura,
ancora un'altra assenza e mandiamo la lettera a casa,
eri così brava in italiano... non le scrivi più le poesie?
non si risponde a un professore, non te l'hanno insegnato?

... e a casa era ancora peggio...
si può sapere che ca**o hai???
non ti vergogni, tutto il giorno a far niente!
... non è che si fa le canne?
non lo devi più far venire in casa...
non è che prendi qualcosa di strano vero??


... e dire che eri così bella...


... (due strisce bianche e un'accendino)...
-a me non mi va.
-ma dai non fare la bambina...
... (un bacio sulla bocca, e ancora tracce di bianco sulla tua pelle... )


ancora insieme...
sullo stesso letto dove per la prima volta avevamo fatto l'amore...
quante cose sono cambiate... i nostri occhi erano spenti...
facevamo l'amore poche volte...
in silenzio, schiena contro schiena, lacrime, singhiozzi.
i singhiozzi di una ragazza di 14 anni,
... un'angelo che ha perso le sue ali...
ti guardavo, il corpo snello, fragile...
mi guardavi, i miei capelli biondi poggiati sul cuscino,
... il rossetto sbavato...
ti guardavo, perso nel tuo mondo, cercavo di raggiungerti,
... correvo...
mi guardavi, gli occhi azzurri come un lago d'inverno,
... un piccolo fiore a cui avevi strappato i petali...


... la bambolina e l'angelo nero...

-questa è l'ultima volta, me lo prometti??
-si, te lo giuro bambolina domani basta, tanto possiamo vivere anche senza!
-certo, andiamo in giro per negozi, andiamo in discoteca, nei pub...
-si certo, passami la stagnola...
-(sospiro) vado a prenderla...


in quel periodo eri spesso nervoso, bastava un niente e scattavi.
eri sempre sveglio, non dormivi mai, neanche coi tranquillanti.
... il viso bagnato, gli occhi spalancati...
... amore mio...
non eri tu che ti giravi all'improvviso se ti abbracciavo...
non erano le tue... quelle mani su di me, gelide, ghiacciate.
non era colpa tua dei lividi sulle gambe, dei graffi sulla faccia...
era lei, amore mio.

era la droga.


... mezzanotte, sei chiuso in bagno da un'ora...

aprimi.
aspetta!!
che ca**o stai facendo??
niente, sto arrivando
vieni fuori di qui o spacco la porta... apri la porta... -dove sei stato?
-a lavorare...
-ho chiamato e non eri a lavoro... dove sei stato?
... (sto impazzendo)...
mi devi lasciare stare!!!!!
... ti prego, no, scusami... ti prego lasciami!!!!!...

... le tue mani... le mie lacrime...


la droga riesce a tirare fuori, con violenza, la parte peggiore di te.
quella che nessuno vorrebbe vedere, e forse nemmeno tu.
gli angeli sono demoni, i fiori sono petali spezzati,
il sole è un'eclisse perenne, il paradiso è un'inferno continuo...
un sorriso è una lacrima stanca, un bacio è un morso nell'anima.


-mi dispiace bambolina, scusami... (piangi, appoggiato al muro)
-(piango) perchè??... (piango ancora)
-ero stonato, ero nel viaggio... (mi abbracci)
-domani basta, domani la facciamo finita!!!(ti guardo, mi aggrappo alla speranza, ci credo ancora)
-(neanche mi guardi) si bambolina... domani.
... (facciamo l'amore)...
... tracce di lacrime sul cuscino...


dentro di me ero convinta che avresti smesso anche tu.
era questo ke ogni mattina mi dava la forza di alzarmi e combattere,
ti guardavo sistemare le righe perfettamente, incantata.
era il tuo momento,
sulla stagnola facevi scivolare la polvere...
... assorto, in religioso silenzio...
la differenza tra noi due è che tu ci mettevi passione, io no.


... ricordi confusi... odore intenso di stagnola bruciata...


-cercano un barista, perchè non vai? ti ho preso il numero.
-ok, lascialo sul tavolo.
-ci vai domani? amore... non è che...
-ci vado, non rompermi i coglioni.
... dopo neanche un'ora quel numero era nel cestino...
... sotto a una lattina di birra...


alcuni ricordi la mia mente li ha cancellati,
ricordare la prima volta che ti ho visto...
non mi dimenticherò mai di quel laccio, avvolto attorno al tuo braccio,
stretto da togliere il respiro.
ti ho chiamato, sottovoce per non spaventarti, ma non mi sentivi.
eri lontano, eri troppo lontano e non ti avrei raggiunto.
immagini nitide, che le mie dita non riescono a scrivere...
che le mie parole non possono esprimere.
tu, quel bagno, gli schizzi di sangue sulla finestra, sul lavandino...
correre, scappare da te, da quel bagno, dai miei occhi fissi su quella siringa.
seduta sull'autobus, davanti a me i tuoi occhi, il sangue...


... lasciarsi... impossibile...

-bambolina, è meglio che per un pò rimani a casa.
-non ti lascio da solo, ne sono usciti tanti, ce la faremo.
-tu devi fare una vita normale, devi innamorarti, uscire con le amiche...
... io non ti dimenticherò mai...
-se mi lasci mi ammazzo, guarda che lo faccio veramente.


ti guardavo aprire la porta, con la spesa in mano...
tu volevi farcela amore, si vedeva, ti impegnavi.
ripulire gli schizzi di sangue, cercare sul giornale le offerte di lavoro,
tu volevi vivere, non è stata colpa tua.
era lei che non ti lasciava andare, ti portava via anche da me.


... discorsi... sentiti mille volte...


-è una settimana che non tocco niente!
-amore te l'ho detto, lo sapevo che ce la facevi!!
-(ridiamo come due bambini, ci baciamo e continuiamo a ridere... )
-bambolina... tu mi sposeresti?
-anche adesso.


eri diventato bugiardo, falso,
nascondevi la siringa dentro il cassetto delle fotografie.
ti prendevo le gambe e ti trascinavo a letto,
anche se non mi reggevo in piedi per lo sforzo.
ti bagnavo le labbra e la fronte,
ti accarezzavo i buchi ancora freschi.
io per vederti felice avrei rinunciato alla mia vita,
la vita di una 14 enne che, senza te non aveva senso.
passavamo i giorni a dirci che tutto sarebbe cambiato,
che ci saremmo sposati a napoli, dove si sono sposati i tuoi.
intanto io continuavo la mia vita,
ormai avevo imparato a fingere e nessuno si preoccupava più.


... l'ultimo bacio...

-domani vado in comunità.
-promettimelo, ce la farai, hai una vita davanti, e io sarò sempre vicino a te.
-sono proprio fortunato, stasera festeggio! l'ultimo buco e domani si comincia!!
-non dirlo neanche per scherzo, mi fai paura.


perchè.
perchè.
perchè non mi hai ascoltato?
perchè non sono rimasta con te quella sera?
è stata colpa mia, avrei dovuto smetterla di credere alle tue bugie...
perchè? mi chiedo solo perchè.
perchè 19 anni sono troppo pochi per bruciarli nell'ultimo buco...
perchè avevi una ragazza che ti amava più della sua vita...
perchè nei tuoi occhi c'era ancora quella luce che mi aveva fatto innamorare...
perchè amore, perchè mi hai lasciato da sola?
perchè sono qui a piangere scrivendo parole scavate nell'anima???
perchè ti sei portato via il mio cuore??
perchè hai lasciato qui la tua bambolina??


-la siringa era otturata...
-secondo me era tagliata male...
-no, l'han detto anche prima in ospedale, overdose.
-la ragazza è ancora sotto choc...
-povera bambina, che razza di genitori, se ero sua madre l'avrei chiusa in casa.


SMETTETELA.


non voglio sentirvi parlare, non voglio ascoltare.
io voglio solo lui.
voglio svegliarmi e sentire le sue dita farmi la formichina.
voglio aprire gli occhi e vederlo mentre stringe il cuscino.
voglio guardarlo e farmi dire che sono la sua bambolina.
voglio tornare indietro per vederlo anche solo una volta.
voglio che sua madre la smetta di dirmi che la vita è crudele,
voglio che mia madre mi abbracci, non che mi guardi senza dire nulla.
voglio sentirlo ancora cantare le canzoni di ciro ricci sotto la doccia,
forse alla fine non voglio niente,
voglio solo una siringa anch'io per tornare da lui.
voglio morire per non vedere quella siringa nella mia testa,
che mi buca l'anima.