Riguardavo le foto del mio compleanno, di sei anni fa. son passati parecchi anni, e ricordo ancora quanto i tuoi gesti erano programmati. i sorrisi, i tuoi "TI VOGLIO BENE",gli abbracci, i baci... una farsa... tutta una farsa. io ti servivo. ti servivo perchè a quei tempi tu e l'altra falsona di sharon vi frequentavate molto meno, nonostante abitavate nello stesso palazzo. e ti serviva qualcuno che riempisse i tuoi BUCHI durante la giornata. che ti passava i compiti. che era talmente ingenua da cadere nella tua trappola. in poche parole: io.
poi? poi tre anni fa il fattaccio.
alle scuole superiori, il primo anno, stessa scuola, stessa classe. certo, copiavi sempre me. anzi, no,è errato, io copiavo te, perchè eri il mio punto di riferimento, e senza di te un anno scolastico in un'aula con delle persone che non conoscevo, timida come sono, mi sembrava un'inferno.
chi c'era in classe con noi? sharon no? e allora tu dovevi liberarti di me che iniziavo a diventare ingombrante, non c'era più posto nella tua vita per me, così, con un gesto alquanto meschino, lo feci. mi scaricasti. mettendo in mezzo anche Danilo, persona per me importantissima che non c'entrava nulla tra di noi. mici feci anche litigare, e poi seppi sempre da lui che volevi VENDICARTI DI ESSERE STATA INGIUSTAMENTE RIPRESA DALLA PROF DI ITALIANO DURANTE LA LEZIONE.
ma credi davvero che sia così IMBECILLE? ho intuito che il motivo non era quello, tu non volevi sporcarti le mani, ma io ti ho scoperta.
e quando la settimana scorsa ti ho rivista, non ho provato nulla. il vuoto assoluto. e ne sono felice.
adesso, tutto quello che fai non mi tocca più. sei meno di zero per me. non conti più NULLA.
addio brutta falsa calcolatrice che non sei altro. e ricordati. vivo solo per vederti tornare strisciando. strisciando da verme quale sei.