"E' una goccia di mercurio, non riuscirò mai ad afferrarla".
Sono di Roma, ho 27 anni. Il mio aspetto è definito da tutti pieno di fascino e profondamente attraente. Molte sono le attenzioni che attiro per strada, nei locali al lavoro. Ma, stavolta qualcosa ha sconvolto questo mio piccolo potere. La persona che ha folgorato la mia anima, non ricambia, se non con una affettuosa amicizia e una placida malizia. La disperazione ha fatto il largo alla solitudine che insieme a noia e apatia stanno devastando la mia forma. Ho sempre detto a tutti coloro che ne hanno avuto bisogno: di non vivere, ne morire per qualcuno che non devono o non possono avere, ma aimè, non ho mai fatto prima di oggi, i conti con la realtà.
"E' una goccia di mercurio, non riuscirò mai ad afferrarla".
Mi affligge una tremenda sensazione, vissuta già da qualcuno che l'ha narrata prima di me: l'essere preda di questa forza cogli occhi grandi e marroni, con forma affusolata e aggraziata, moenze regali e delicatezza fanciullesca, sarà duraturo e avvolgente, sarà sfiancante e corrosivo. Ne uscirò una persona diversa dalla precedente e sarà come il mio piccolo neo appena sotto lo zigomo, ogni giorno davanti ai miei occhi.
"E' una goccia di mercurio, non riuscirò mai ad afferrarla".
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