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PENSIERI
Ciao Steph come va?
A me non troppo bene; da quando te ne sei andata sto passando un periodo un po? strano.
Forse quello che provo è solo malinconia ma sapessi quanto mi fa male.
So che ti può sembrarti strano, ma non riesco fare a meno di te. Dopo tutti questi anni passati insieme... . Dovunque mi volti vedo qualcosa che in qualche modo ci è appartenuto.
Sai... ho ancora l? ingrandimento della nostra foto appesa sopra il letto.
Ricordi quando la scattammo!? Eravamo sulla spiaggia, d? inverno, due anni fa. Tu indossavi quei jeans chiari, sfilacciati sulle ginocchia, con una rosa stampata su di un fianco: sono stati sempre i miei preferiti, TI VANNO COSI BENE!
I nostri c? avevano lasciato andare insieme alla casa al mare di mio zio. Ormai ci facevano fare noi volessimo: credo che fossero convinti che stessimo insieme, noi glielo lasciavamo credere anche perché era difficile spiegare il nostro rapporto. Ricordi quanto ci mettemmo ad ottenere questa libertà!? Le prime volte eravamo costretti a vederci di nascosto la sera. Uscivi dalla finestra di camera tua e scendevi per i rami del melo che avevi nel giardino. Insieme andavamo su al parcheggio della collina, dove vanno i soliti ragazzi a pomiciare. Noi ci sedevamo sul muretto di cinta e guardavamo le luci della città, sotto di noi. Avevamo sempre un sacco di cose da dirci: i nostri sogni, i nostri dubbi, i nostri amici...
La volta che non venni per andare a quella festa: scoprì che lei era stata accompagnata da un altro.
Venni a chiamarti alle due del mattino e tu scendesti ugualmente a consolarmi. Oppure quella volta che rimanemmo sulla collina per tutta la notte, piangevi perché avevi litigato con il ragazzo a cui facevi il filo, io stavo seduto accanto a te senza sapere che cosa fare: alla fine ti abbracciai e ti dissi:
? io non sono molto bravo a parlare, lo sai, l?unica cosa che so dirti è che ti voglio bene... ?
Quando ci lasciammo mi abbracciasti, mi baciasti sulla guancia e mi dicesti: ? anche io ti voglio bene, più di ogni altra cosa!?
Me lo dimostrasti qualche mese dopo, quando mi chiedesti di fare l?amore con te.
Ricordi?
Era il tuo 18° compleanno e tu eri imbarazzata da morire: ma questo ti rendeva ancora più bella. Pensavi che quando se ne sarebbe presentata l?opportunità avresti avuto paura di farlo.
Decidesti che l?unico con cui non ti sentivi in imbarazzo ero io e mi convincesti a venire a letto con te. Ancora oggi mi domando se fu quella la vera ragione.
Dopo ci furono tante altre occasioni dove in cui avrei voluto chiederti di rifarlo, ma non ne ho avuto il coraggio, forse prima o poi ci sarei riuscito e forse tu avresti accettato. Non lo so e non lo saprò mai. Avrei voluto dirti che ti amavo. lo vedi, sei riuscita di nuovo a farmi piangere.
Quella macchina avrebbe investito me, ma tu mi hai spinto via. Mi volevi veramente molto bene più di ogni altra cosa:
Più della tua stessa vita.
Adesso si è fatto tardi devo andarmene.
Mi alzai dal marmo, le ginocchia mi facevano male. Dalla tua tomba la tua foto mi lasciava un sorriso ?più della tua stessa vita!? salii in macchina, accesi lo stereo, stavano dando la tua canzone preferita. Guidai veloce nonostante avessi gli occhi pieni di lacrime quando quella curva mi apparve davanti li chiusi...
? ANCHE IO TI VOLEVO BENE, PIU DELLA MIA STESSA VITA!?
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