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Dedica a cui stai rispondendo

Piangevo, nascosta su una panchina, quella panchina dove pochi giorni prima io e lui ci baciavamo, quella panchina dove pochi minuti prima mi aveva detto: Mi dispiace, ma voglio stare con Gioia.
Non ti vidi arrivare, ti sedesti accanto a me e mi asciugasti una lacrima, mi accarezzasti i capelli e dicesti: "Piangi se ti aiuta, ma non fargli vedere le tue lacrime... saranno l'acqua che benedirà la loro storia" non ci conoscevamo, come facevi a saperlo? come mai mi venivi a consolare? ti dissi cercando di non piangere più: "Che significa..?"
"Devi essere forte... ma non per lui, per te" te ne andasti, senza un ciao o niente, mi hai lasciata lì a riflettere, non sulla mia storia appena finita, ma su di te e quello che mi avevi detto. Chi eri? Eri quel ragazzo, che apriva le porte dei negozi se vedeva una donna che stava per entrare, che in pizzeria avevo visto spostare la sedia a una che nemmeno conosceva, che tutti dicevano che era strano, ma non i suoi amici, quando vi vedevo in gruppo tutti seri, arrivavi tu, e tutti avevano il sorriso stampato in bocca e l'aria serena.
Il giorno dopo ti vidi davanti alla mia scuola e pensai <<Oddio che ci fa qui>> eri venuto a prendere tua sorella, mi passarono accanto lui e la sua nuova ragazza, ti guardai, mi facesti l'occhiolino, loro si fermarono vicino a me e iniziarono ad abbracciarsi e baciarsi, tu mi sorridesti, corsi verso di me e mi abbracciasti, mi diedi un dolce bacio sulla fronte dicesti: "Sei una persona speciale, tranquilla..." lui e lei mi stava guardando, aveva uno sguardo di ghiaccio, capii quello che avevi voluto dirmi, lo salutai traquilla e me ne andai alla fermata dell'autobus.
Tre giorni dopo stavo parlando con dei tuoi amici, m'avevano fermato per strada chiedendomi se avevo da accendere e io dissi "No, non fumo, mi piacerebbe arrivare a 50 anni" loro si misero a ridere e così iniziammo a fare un discorso sul fumo ecc. e dopo 5 minuti arrivasti tu, non mi ero resa conto di quanto eri bello, fino a quel momento avevo pensato sempre e solo a lui, poi arrivasti, salutasti i tuoi amici, mi baciasti la fronte e mi dissi: "Vieni con me" ci allontanavamo verso non so dove, avevo fatto migliaia di volte quella strada ma ora sembrava sconosciuta, percorrendola con al mia mano nella tua... arrivati ai giardini tu mi dicesti: "Manifesta sempre le tue convinzioni, ma non cancellare l'ipotesi che possano essere sbagliate..." un'altra volta, un'altra volta una frase su cui sarei stata a riflettere... ma stavolta non ti lasciai andare ti prsi per il cappotto: "Ma perchè fai questo?" "Questo cosa?" "Cioè, noi non ci conosciamo, non so neanche il tuo nome..." "Gabriele piacere.. si lo so tu sei federica" ero un po' confusa, tu mi prendesti la mano e dicesti "bè vestiti un po' più pesante sta arrivando l'inverno" ti togliesti la giacca me la mettesti sulle spalle e te ne andasti salendo le scale a due a due..
Per un mese andammo avanti così, tu spuntavi sempre dappertutto all'improvviso, mi dicevi frasi incomprensibili, mi baciavi la fronte, ti prendevi cura di me e te ne andavi all'improvviso. Io inizia ad affezionarmi a queste tue attenzioni, mi stavo innamorando di te, e un giorno lui tornò, che voleva da me? che stava succedendo? mi disse: "Dai fede lo sappiamo che non puoi stare senza di me... noi due siamo fatti per stare insieme" io feci per andarmene e dissi "senti guarda io.." ma lui mi prese per il braccio e iniziò a stringerlo "fermo mi fai male" e poi la tua voce "Non hai sentito, le fai male... sparisci prima che ti faccia del male io..." non ti avevo mai sentito così serio, poi lui disse "Ma che vuoi te? è una cosa che riguarda noi due" tu dicesti "No, riguarda anche me, stai dando fastidio alla mia ragazza" lui sembrò sorpreso mi lasciò il braccio e se ne andò senza una parola. Non mi desti il tempo di replicare che mi baciasti, il più bel bacio che avessi mai ricevuto e mi dicesti: "Allora, ti va bene di essere la mia ragazza?" ti guardai negli occhi, dissi: "Io... sì"
Da quel giorno abbiamo vissuto una bellissima storia d'amore, e poi un giorno, tu mi chiamasti: "pronto?" "si buongiorno signorina lei ha vinto un viaggio per una persona a casa mia fra 3 ore, e si vesta bene perchè è una cena." buttasti giù, stavo pensando a cosa mettermi circa mezz'ora dopo, poi dalla finestra ti vidi correre con un tuo amico in mezzo alla strada, molto agitati, la aprii e vi salutai: "che fate banditi!" mi rispondesti "Niente signor signore! Andiamo a prendere i motorini perchè siamo nella m**da più profonda signor signore!.. CI vediamo a cena, fiore di loto" mi chiamavi fiore di loto, perchè dicevi che ero bella come un fiore e che ti facevo dimenticare tutto quando stavamo insieme, che non soffrivi mai con me, che dimenticavi tutte le cose che ti avrebbero potuto far soffrire...
Quella sera venii a casa tua, i tuoi non c'erano, dovevamo essere noi due, ma non mi aprì nessuno, pensai ad un scherzo, rimasi lì ancora 20 minuti, poi vidi arrivare dei tuoi amici, con l'aria afflitta, alcuni con le lacrime, il tuo migliore amico mi disse "fede, anche tu a far... le confoglianze.. ai suoi?" io non capivo niente " Non c'è nessuno in casa, ma condoglianze? cosa? dov'è gabry?" "Gabry nn c'è più"... gli altri iniziarono a piangere cercando di essere forti io scoppiai in lacrime e lui mi spiegò tutto, la fuga, troppo veloce, la curva, tu in mezzo all'asfalto... ogni domenica ti vengo a trovare al cimitero, ti parlo, dico frasi bellissime, frasi tipo quelle che dicevi tu.. tu mi hai aiutato a crescere, mi hai fatto diventare quella che sono, te lo dico sempre... ma tu.. mi senti??