Rispondi alla dedica

L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.

Il tuo nome
Regione Provincia

Testo della risposta

Non pubblichiamo le risposte che contengono:

  • parole abbreviate "stile sms": ke cmq qnd sn...
  • lingue diverse dall'italiano (es. dialetti);
  • messaggi personali;
  • provocazioni o insulti;
  • testi non attinenti alla dedica;
  • richieste di informazioni personali;
  • solo giudizi senza darne una motivazione;
  • numeri di telefono, e-mail o siti Internet;

In ogni caso ci atteniamo alle linee guida di Google per il tipo e la qualità dei contenuti inseriti.
Vi invitiamo a leggere attentamente le NORME PER I CONTENUTI.

Dedica a cui stai rispondendo

SE NON VI PESA LEGGETE QUESTA DEDICA CHE RACCONTA VENT'ANNI DI UNA DONNA, UNA DONNA CHE HA SOFFERTO MOLTO MA CHE ORA HA DECISO DI RACCONTARE A TUTTI LA SUA STORIA
In questa dedica desidero narrare vent'anni della mia vita, vent'anni di amori, di gioie, di dolori, vent'anni di sorrisi... i miei vent'anni.
Tutto ebbe inizio il 25 novembre del 1984, in un ospedale di Bergamo dove io venni al mondo.
Mia madre Rosi quando ero piccola mi diceva sempre che io sono stata il più bel regalo di Natale che lei avesse mai ricevuto.
Mio padre se ne andò di casa quando io avevo solo tre anni, ma la cosa non mi è pesata tanto durante l'infanzia perchè ho avuto la fortuna di crescere con una nonna fantastica, che non mi faceva mai mancare nulla.
Ho una sorella di diciasette anni, Mia, alla quale sono legatissima.
Comunque, a nove mesi dissi la prima parola, che non fu mamma ma Luna il mio nome; a quattordici mesi i primi passi; a tre anni la prima volta all'asilo.
Per me fu traumatico lasciare mia madre e la mia sorellina appena nata per andare in un mondo tutto nuovo e sconosciuto, ma presto, mi raccontava mia madre riuscii ad ambientarmi.
A sei anni la scuola, sempre fra le prime della classe, tranne in matematica, la materia che odio di più.
A dieci anni mio padre si rifece vivo, ci rivoleva indietro.
Una sera io ero seduta sul divano a guardare la tv, mia sorella sul tappeto che colorava il suo album, sentimmo suonare alla porta, saranno state le dieci di sera, ora non ricordo più, mia madre andò ad aprire; sulla soglia c'era lui, quello schifo di uomo di mio padre.
Entrò in casa, noi ricevemmo l'ordine di andare a dormire, misi a letto Mia e rimasi sveglia e sopratutto vigile... avevo solo dieci anni ma ero dovuta crescere in fretta... capivo bene le cose... passarono le ore e i miei genitori in salotto che discutevano... poi ad un tratto... silenzio... non respiravo dalla paura che avrebbe fatto qualcosa a mamma... e infatti... sentii prima un tonfo e poi un urlo... la porta che sbatte... non cosa mi spinse a farlo... forse l'istinto... forse l'amora infinito che provavo verso mia madre... ancora oggi a distanza di dieci anni non lo so... so che corsi per le scale, incotro a quell'uomo che per disgrazia dovevo chiamare papà... lo raggiunsi e lo graffiai, lo morsicai, urlai a squarciagola che qualcuno venisse ad aiutarmi... accorsero in tanti... ritornai a casa... non potevo vedere ma dovevo... mia madre era distesa a terra in un lago di sangue... Mia acccanto a lei che piangeva... non mi ricodo cosa feci dopo... so che mamma venne trasportata d'urgenza all'ospedale e per un miracolo si salvò.
Oggi porta ancora i segni di quel terribile incidente... ha perso la memoria... è una di quelle persone che i medici chiamano incapace di intedere e di volere... anche se quando vado a trovarla mi guarda con quegli occhi vacui dicendomi chi sei io so che lei mi ama... lei sa chi sono... perchè la memoria si potrà cancellare ma l'amore di una madre verso sua figlia no... quello no.
Da quando mia madre non fù più in grado di prendersi cura di noi ci trasferimmo da mia nonna Oti... nonna è una persona meravigliosa... che nonostante l'età si prese la responsabilità di crescere due bambine scioccate... e devo dire che ci è riuscita alla perfezione.
A dodici anni il primo fidanzatino, a quattordici il primo bacio.
A quindici anni mi innamorai per la prima volta, lui era meraviglioso, si chiamava Tommaso, ci incontramnmo al mare e da quel giorno non ci lasciammo mai più.
Passavamo ogni momento assieme, ci intendevamo a meraviglia, io credevo che avrei passato con lui tutta la vita, che era il mio amore, ma invece non fu così...
Io dovetti partire per una vacanza studio, la lontananza da lui, dalla mia famiglia mi bruciava... tantissimo... ma era arrivato il momento di pensare alla vita, a cosa avrei fatto finita la scuola.
Siccome adoro l'inglese partii per il regno unito, terra sconosciuta per una ragazza di paese come me... però la voglia di scoprire posti nuovi e conoscere gente diversa mi sostenne e con un pò di fatica riuscii ad ambientarmi.
Tornai in Italia dopo circa due mesi, ammaliata da quella terra che mi aveva fatto innamorare.
Ma la mia felicità venne turbata... Tommy era dovuto partire con i suoi per la Nuova Zelanda dove suo padre lavorava... e non era una cosa provissoria.. sembra una banale ma per una persona fragile come me fu una mazzata tremenda.
Alla fine il tempò passò e con il tempo anche il mio dolore... a sedici anni la prima volta con un tipo conosciuto in discoteca.
Ma è da qui che cominciamo i problemi seri... compii diciasette anni.. iniziai a sgarrare.. a non andare più a scuola... la droga... l'alcool... brutte compagnie... ma con l'aiuto di nonna Oti e di Mia riuscii a venirne fuori in fretta... ripresi la scuola... e mi disintossicai.
Ma un peso, un piccolo peso era rimasto... mia madre... noi continuavamo a farle visita... ma quella clinica mi faceva schifo... non potevo sopportare che mia madre fosse... pazza.. allora iniziai a non mangiare più... diventavo sempre più magra... finchè non caddi nel tunnel dell'anoressia... rimasi a lungo tempo con questo problema anche perchè era una cosa psicolgica... me ne fregavo della linea... dopo molte battaglie perse finamlmente vinsi la guerra e con molti sacrifici riuscii a ritornare alla normalità.
Il 25 novembre di due anni fa diedi una festa per il mio diciottessimo compleanno, fu meravigliosa, in discoteca, con tutte le luci, la musica ma sopratutto con tutte le persone che amavo e che mi erano state vicine.
La sopresa più bella fu quando a fine serata vidi Tommy, il mio Tommy, che non vedevo da più di tre anni, era cambiato... non era più il ragazzo sedicenne che avevo lasciato, era diventato un uomo con uno splendido accento inglese... bellissimo con il suo metro e novanta di altezza, gli occhi grigi che risaltavno sulla pelle ambrata e i capelli biondi.
Lo abbraccciai ma niente di più, quando tutti se ne andarono parlammo, parlammo per ore e ci sembrava chiaro che non potecvamo costruire niente di serio con tutta la lontananza che ci separava, ormai eravamo diventati adulti, lui aveva diciannove anni io diciotto, ma eravamo comunque innamorati, lui dopo di me aveva avuto solamente storielle lo stesso di me... non volevamo neanche sfiorare l'idea di lasciarci... nel frattempo ci avremmo pensato... lui tornò a casa...
Nonostante tutto la scuola non l'avevo abbandonata e anche se dovetti ripetere l'anno riuscii a prendere il diploma con cento.
Il destino a volte gioca brutti scherzi ma altre volte riesce a sorprenderti in modo sorprendente... la stessa cosa che ha fatto con me...
Mi offrirono un ottimo posto di lavoro sulle navi da crociera neozelandesi, dovevo lavorare come hostess, parlare sempre in inlgese, il mio sogno, ma questo significava anche poter vedere il mio Tommy, poter stare con lui, per sempre.
Oggi ho vent'anni, al mia vita è perfetta, sei mesi li passo qua con la mia sorellina che è cresciuta e vuole diventare neurochirurga, con la mia nonna che nonostante gli anni è arzilla e sveglia come una volta, con le amiche e gli amici di un tempo, con la mia mamma, qui nella meravigliosa terra dove sono cresciuta.
Mentre sei mesi li passo nella mia seconda casa, le navi, adoro il mare, starei tutta la vita ad ascoltarlo, lavoro, guadagno molto, e intanto faccio quello che mi paice fare, ma sopratutto accanto a me ho un uomo meraviglioso, con cui non ho passato e non passo tutt'ora moltissimo tempo, ma che amo profondamente, lui è l'umo che tra due mesi diventarà mio marito e tra sette il padre del mio bambino.
Tutte le gioie, i dolori di questa vita stanno passando davanti a me come un film, ho rimpianti... quello di non essermi goduta abbabtanza mia madre... mi manca ma è così... ho molti rimorsi... ma ho anche miliardi e miliardi di bellissimi ricordi che hanno caratterizzato a modo loro questa vita, una vita come tante, e per sempre, meravigliosa.