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Ciao a tutti,
Mi chiamo Aurora ma tutti mi chiamano Rory, ho 27 anni e vivo a Parigi.
Fino a dieci anni fa, quando non ero ancora maggiorenne ero costretta a vivere tra l'Italia dove sta mia madre e Parigi dove abitava mio padre.
I miei si sono separati prima che io nascessi, quindi non ho mai saputo cosa vuol dire avere una famiglia.
Si odiavano e si odiano tutt'ora, e quando avevo tre anni più che per un bene mio, per farsi una beffa diedero vita ad una durissima battaglia legale per il mio affidamento esclusivo.
Il destino volle che nessuno dei due vincesse quindi io mi ritovai a vivere sei mesi qui e sei mesi lì.
Nessuno dei due si chiese se questo era veramente giusto, a loro bastava farsi guerra.
Con mia madre non ho mai parlato veramente, era una donna frivola e maliziosa, alla quale importva di più andare alle sfilate di moda o uscire con l'uomo di turno che stare con sua figlia.
Mio padre, un importante uomo d'affari non aveva mai tempo per me, se volevo chiedegli qualcosa dovevo prima andare dalla sua segretaria.
Accontantava ogni mia richiesta, in cambio io avrei dovuto starmene zitta e buona e non intralciare nella sua carriera.
Come vedete la mia era una famiglia disatrata, i mei genitori erano persone superficiali e prive d'amore, a loro interessavano solo i soldi, il potere e il sesso.
Sono cresciuta grazie alle badanti che loro ingaggiavano.
Finalmente quando compii diciotto anni mio padre soddisfò l'ultima richiesta che gli avrei fatto.
Mi comprò un attico nel centro di Parigi e mi diede i soldi per frequentare l'università.
Da quel momento rimasi sola, sola contro il mondo intero.
I miei non si fecero più sentire, e io dovetti imparare a vivere da sola.
Un giorno uscendo dall'università mi scontrai con il mio docente di storia.
Io sollevai gli occhi e con una sguardo capii che quel l'uomo mi avrebbe cambiato la vita.
Infatti da quel giorno iniziò una bellissima storia d'amore.
Per la prima volta nella mia vita qualcuno mi abbracciò, mi accarezzò e mi baciò.
Dopo sei mesi rimasi incinta.
Depressione, grave depressione.
Non sapevo nemmeno cosa era una bambino.
Io che non avevo mai avuto una madre, non sapevo come si faceva ad amare.
Avevo dicioto anni ma ero ancora una bambina, ero io che avevo bisogno d'amore, non ero ancora pronta a darlo.
Passarono i mesi e quando presi la mia decisone era troppo tardi, ormai ero in uno stato di gravidanza avanzata, non potevo più abortire.
Così mi ritorvai sola con una bambina in grembo.
Partorii e quando mi dissero di tenere in braccio quel essere che piangeva a dirotto, scoppiai io stessa in lacrime, ero letteralmente disperata.
Il dottore mi chiese il nome, io dissi quale nome?... ma come signorna il nome di sua figlia... ah... pure il nome pensai... Angel dissi... il suo nome è Angel.
Non lo so nemmeno io come mai mi venne in mente di chiamarla a quel modo, so solo che ho fatto la scelta giusta.
Io e la mia Angel tornammo a casa, fuori dall'ospedale non c'era il suo papà ad aspettarla ma un taxi.
Oggi a distanza di nove anni anni il mio angioletto è cresiuto, è meravigliosa e io la amo più della mia stessa vita.
Anche se certe volte ricado nel tunnel della depressione è lei che mi aiuta a superare i brutti momenti.
Viviamo ancora nell'attico che mi prese mio padre, io gestisco un atelier dietro l'angolo e la vita va avanti.
Mia madre e mio padre non so che fine abbaino fatto, credo di aver capito che mia madre sia morta di overdose e mio padre sia finito sul lastrico e adesso gira per il mondo come un senzatetto.
Ora sono in Italia per lavoro, e voglio dire a tutti voi che se vedete due bambine camminare per la strada mano per la mano a ridere e a scherzare ebbene siamo noi, noi due sole e insieme per sempre.
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