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Come ti senti quando finisci di parlare con me, quando tronchi una chiamata perché è tardi, perché devi ritornare a casa, a lavoro, dal collega... . Dimmelo perché quello che immagino io è tutt?altro che consolatorio. Penserai al dafarsi se si tratta di lavoro, a cosa si mangerà per cena o per pranzo.. di sicuro non ti giri a guardare indietro a ciò che hai lasciato, spegni il cell direttamente dal bottone della chiusura immediata del telefono, ti dai una scrollatina di dosso e... prosegui per la tua strada. Questa è la vita ti dirai spesso... e tutto si allinea, tutto ritorna ad aver un senso.
E invece niente ha un senso Pompeo, non ha senso stare cosi con me, nascondendoci dietro la parole amore, non ha senso che tu stia cosi con tua moglie, nascondendosi dietro la parola figli. Vedi.. sono qui a dirti tutto quello che penso, a differenza tua, che non ti asbottoni neanche un po?. Potrò sembrarti dura e ingiusta ma è quello che ultimamente penso sempre più spesso. Immagino anche la tua reazione... ? se la pensi cosi, è inutile andare avanti?. Già, è inutile ma non perché io ho avuto il coraggio di dirti quello che penso, ma al contrario perché tu non hai il coraggio di fare lo stesso con me, perché in 24 ore di silenzio tu non riesci a farmi intravedere uno spiraglio di luce, un piccolo cenno, un qualcosa che mi faccia sentire che ci sei davvero, anche se non potresti, una mail, un messaggio uno squillo inaspettato.. mai... mai niente di tutto questo. Questo amore non è come quello che avrei voluto e immaginato, non è quello che cerco. Da parte mia, non posso darti più niente perché sono come un pezzo di terra arida e secca, troppe intemperie, troppa calura e quasi mai una goccia d?acqua. Da parte tua, hai continuato a fare la cosa che più ritenevi giusta, continuare a coltivare il tuo pezzetto di terra, abbandonandomi col la falsa speranza che ritornerai.
E poi... che non siamo più niente posso dirlo solo io, a te è spettato il compito di smentire questa cosa. Bhè, non l?hai fatto anzi, ieri pomeriggio l?hai pure confermato, pensando di fare una cosa buona magari, pensando di accontentarmi. Io non potrò mai accontentarmi di stare cosi, di continuare ad amarti cosi.
Ogni volta che è successo qualcosa di inaspettato che ha stravolto le nostre abitudini, ho cercato di farmi coraggio e di immaginare a tutte le cose belle che ancora possono scaturire da te e inevitabilmente mi creo delle aspettative, piccole sempre più piccole, ma per quanto minuscole esse siano non vengono mai accolte. Questo per dirti che non pretendo assolutamente che lasci tua moglie, né che ci vediamo, nemmeno che ci sentiamo tutti i giorni ( e questo lo sai benissimo ), non voglio che tu continui a rischiare chiamandomi a casa magari, ... avrei soltanto sperato che un amore cosi grande potesse continuare a darmi la certezza che ci sei più vivo di prima. Avrei sperato in una serenità di fondo che non hai saputo darmi, e non so perché.. Perché sei un egoista forse, perché non hai rispetto per la persona che tu dici essere tutta la tua vita, perché non mi dici mai niente di quello che ti succede non fuori ma dentro di te, perché alcune cose sono scontate... mah?!
Non ho più la forza di sperare in nulla e non mi sorprende niente ormai, neanche che tua moglie chiami a casa mia, neanche che sia tu a non chiamarmi mai più. Io ho avuto rispetto e comprensione per tutto e per tutti, e continuerò ad avere rispetto nonostante tutto, ma comprensione non credo.
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